Ceylan, l’Intervista al ritorno da un viaggio

Ceylan, l’Intervista al ritorno da un viaggio

L’Intervista al ritorno da un viaggio
Uno sguardo all’antica Ceylon vista attraverso gli occhi di Héloïse, Partner
dell’agenzia e Travel Designer a Monaco.
Sri Lanka, un paradiso affascinante, una destinazione delle più sorprendenti….

Eccoti appena tornata. Cosa consiglieresti di visitare ai viaggiatori alla prima esperienza in questo paese?

Beh, le mete classiche, direi! Si potrebbe giocare a fare gli esploratori e visitare Sigiriya arrampicandosi sulla misteriosa Rocca dei Leoni. Fermarsi a visitare la città sacra di Kandy al centro dell’isola, famosa per i suoi numerosi templi buddisti. Saltare sul treno panoramico per nascondersi tra le montagne circondati dalla giungla. Sostare in una delle piantagioni della regione montana di Ella immersi nel passato coloniale dei coglitori di tè = passar la notte in una fabbrica ora adibita a hotel ancora in funzione. Divertirsi a fare un corso di cucina locale nel bel mezzo di un giardino di spezie. Esplorare i territori selvaggi di Yala. Ammirare, nel corso dei safari – la fauna selvatica nel suo ambiente naturale.
Finire in bellezza lungo le coste meridionali di Welligama per godersi qualche giorno di riposo e confondersi con le immagini stile cartolina di tramonti che fanno da sfondo ad impavidi surfisti. Nove/dieci notti potrebbero già essere un buon inizio.

Baja Caaliforniaa Basse Californie Mexxique

Quali alberghi ti sono particolarmente piaciuti?

Jetwing Vil Uyana : nella parte nord. Uno degli hotel più iconici dello Sri Lanka. A due passi da siti Unesco come quello di Sirigya, facilmente raggiungibile in bicicletta. Questo eco-resort di lusso si erge nel cuore di una foresta abitata da lemuri endemici, in cui l’edificio principale si specchia in uno stagno cosparso di ninfee. Le ventitré stanze, realizzate in bambù e canne, aprono la vista all’ampia distesa di risaie. Tutti questi luoghi sono la massima espressione di un turismo lento, sostenibile. Tutto rispetta le produzioni a kilometro 0, le erbe aromatiche e le verdure cucinate in modo sublime dallo Chef, provengono direttamente dall’orto. L’hotel è un sito sperimentale per la conservazione delle specie, per il turismo ecologico e anche sociale. La semplicità di un lusso che torna alle origini, proprio come piace a noi.

Nella zona sud, Uga Chena Huts l’hotel Chena Huts, si mimetizza perfettamente lungo una spiaggia orlata di dune e di rocce, al confine con lo Yala National Park, grande riserva di animali selvatici abituati a far capolino tra i cespugli.

Il lodge si distingue per le sue 14 “capanne” – più 2 che saranno terminate nel 2023 – sontuosamente allestite e dotate di vasca di immersione ad acqua fredda. Tutte le capanne in legno sono immerse nella rigogliosa vegetazione, il che garantisce agli ospiti un’intimità praticamente perfetta.

Simili a nidi dai tetti di paglia, le capanne sparse lungo i sentieri, permettono agli animali di approfittare pienamente del loro parco giochi. Basso consumo energetico, uso di pannelli solari, tutto pensato per limitare al massimo l’impatto sull’ambiente. Il Gruppo Uga è rinomato per i propri sforzi al miglioramento della vita delle comunità con cui collabora, e per il suo impegno nei confronti dell’ambiente.

Saudi Pavilion @Alefa Press

Raccontaci la tua esperienza sul posto:

Mi è stata riservata un’accoglienza molto calorosa da parte di quegli operatori desiderosi di mostrarci la loro cultura, rassicurandoci della perfetta organizzazione degli spostamenti e della sicurezza dei luoghi. Racconti di leggende avvincenti hanno caratterizzato le descrizioni inesauribili delle guide sulla storia dei siti culturali e religiosi visitati. La grande disponibilità mostrata dal nostro autista ha reso i trasferimenti semplici, senza intoppi e ricchi di aneddoti da ricordare. Ad ogni tappa, i servizi forniti sono stati celeri, discreti ma ricchi di attenzioni. Anche se in realtà non sembrava, parlando con gli operatori ci siamo resi conto delle difficili condizioni economiche che gli abitanti di quei luoghi sono obbligati ad affrontare.

@OUALALOU&CHOI&Metrochrome

Perché considerare lo Sri Lanka una destinazione a parte, un luogo speciale ?

Abbiamo attraversato luoghi selvaggi, tra cui molti Parchi Nazionali. Dei luoghi iconici incontaminati come il Picco di Adamo. Inondati dall’atmosfera di tranquillità della regione montuosa e verdeggiante della zona centrale. Il senso di serenità sprigionato dalle spiagge immacolate del sud-ovest delimitate da filari di palme.
Per dirlo con una visione d’insieme, la spiritualità dell’ambiente circostante ha un effetto calmante, ti spinge a riconnetterti con la tua parte interiore e a lasciar andare il resto.
E laggiù, in quelle terre lontane, a meno di poche ore di distanza, i viaggiatori potranno osservare nel parco nazionale di Minneriya, l’elefante, il più grande mammifero terrestre, e più ad est (purtroppo non c’è stato tempo per noi di visitarlo), il più grande mammifero marino, la balena, nelle acque di Trincomalee.

@calatrava.com

Perché andarci?

A parte i panorami magnifici, siamo rimasti totalmente disorientati e incredibilmente stupiti dalla diversità delle zone, dai paesaggi incontaminati, da una fauna molto ricca e dalla savana tropicale. Personalmente, da buona ammiratrice delle mete di alto livello, sono rimasta stupita dal numero di hotel di alta gamma, che operano anche nel rispetto dell’ambiente.
È questo il momento di sostenere l’economia del paese e di ripagare gli sforzi che tutti gli operatori locali stanno compiendo per mantenere il livello acquisito. Inoltre, considerando il budget per niente esagerato, si può tranquillamente alloggiare in alberghi magnifici e farsi viziare non solo dalle camere accoglienti ma anche dalle abbondanti e prelibate specialità culinarie..  

@V8-Architects©Jeroen-Musch

A proposito di gastronomia, si mangia bene in Sri Lanka?

La cucina dello Sri Lanka è ricca di sorprese, proprio come il suo territorio. Tutti riusciranno ad apprezzarla grazie alle diverse proposte che spaziano dalle sofisticate combinazioni esotiche alle semplici grigliate di pesce. Abbiamo gustato il curry in tutti i
modi possibili e immaginabili, accompagnato da spezie fresche che l’isola offre in abbondanza. Ma attenzione, anche se gli chef sanno bene come “adattarne” il gusto, non sempre le nostre papille gustative sono preparate a tali sapori. Troverete spezie ovunque, usate per la fragranza degli aromi che sprigionano ma anche per le loro proprietà medicinali riconosciute nelle terapie ayurvediche.

A chi consiglieresti questa destinazione?

La consiglierei a tutti! Come ho già detto, ce n’è proprio per tutti i gusti. Coppie, famiglie, amanti dell’avventura, escursionisti, amanti dello snorkeling, del diving, surfisti, patiti del benessere… ci sono persino campi da golf per golfisti d’esperienza! 

Cosa hai messo in valigia da riportare a casa?

Ovviamente il tè. Lo Sri Lanka è uno dei maggiori produttori di tè al mondo. Tè nero, il più diffuso, con cannella e zenzero. Spezie di vari tipi e anacardi!! !

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Informazioni pratiche

Lo Sri Lanka? La percezione dell’affascinante “lacrima dell’India”, la piccola goccia alla fine della penisola indiana, è fortemente influenzata dalle notizie dei media, che la scorsa primavera avevano descritto il paese come vittima di un complicato contesto economico e politico. ! E invece …
In realtà neanche io, come molti altri viaggiatori, me lo sarei mai aspettato, ma questa destinazione si merita proprio il soprannome di Perla dell’Oceano Indiano, per la sua infinita bellezza. Crocevia tra l’Indonesia e l’India meridionale, è caratterizzata da un’atmosfera serena, da una popolazione gentile e premurosa, e la bellezza dei suoi paesaggi trascende quasi nella sacralità.
La mia idea iniziale era quella di avventurarmi per vedere con i miei occhi la situazione – ma in pratica – la presenza dei miei figli – due adolescenti di 15 e 17 anni, mi ha permesso di apprezzare interessanti sfaccettature di questa destinazione, tra cui le numerose e diverse attività offerte, i brevi tempi di trasferta e le sistemazioni accessibili alle famiglie, rendendo questo viaggio un’esperienza eccezionale

La stagione migliore per viaggiare in Sri Lanka?

Un vantaggio assoluto di questa destinazione equatoriale è il suo clima favorevole quasi tutto l’anno! Come tutti i paesi con importanti rilievi geografici, le stagioni variano in base alle regioni.
Parlateci dei vostri progetti e cercheremo di consigliarvi nel miglior modo possibile. Ricordatevi comunque che le temperature medie annue oscillano tra i 26°e i 28°gradi centigradi.
Voli diretti da Parigi. Possibilità di scalo a Nizza, Bruxelles o Milano..

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La ciliegina sulla torta

La ciliegina sulla torta

Il caso non esiste. Esistono solo degli incontri programmati.

Provate a viaggiare con menti creative, artisti, epicurei e pedagoghi. Forse è proprio la ciliegina sulla torta? Avere accanto un personaggio dalle numerose vite passate, con capacità sorprendenti e la cui passione si trasmette attraverso la terra, l’esperienza di un forno a legna o di un laboratorio che mai ci si sarebbe aspettati di trovare…

Oggi si tratta di immergersi in uno storytelling, di buttarsi nella materia più profonda, di entrare a far veramente parte di una zona e non solo di scoprirla come destinazione. Ma il bello è proprio fare l’esperienza, rischiando anche di sconvolgere i propri animi, lasciandosi trasportare nell’arduo compito di conoscere anche SE stessi.

Baja Caaliforniaa Basse Californie Mexxique

Il Team di Charly raccoglie qui dei personaggi speciali, per un viaggetto più o meno lontano. La nostra vera missione è quella di creare percorsi, dar vita ad itinerari unici e coloriti per far partire i clienti per una nuova indimenticabile avventura, armati di squadre in loco sempre all’erta. Questa volta vorremmo presentarvi Paul, il direttore d’orchestra, il pianista a due mani – quello in cucina – o vicino alla tavola – ma anche quello in fondo alla boscaglia – quello capace di raccontarvi una mappa stradale grazie ad incredibili aneddoti. Facile da capire, Paul è un personaggio pieno di risorse che aiuterà gli ospiti a progettare il viaggio perfetto, quello che lascerà un ricordo indelebile nella memoria e che forse si sarebbe mai avuto il coraggio di fare.

Saudi Pavilion @Alefa Press

Tele-trasportiamoci in Giappone, fuori dalle mura e lasciamoci affascinare dalle proposte di Paolo.

“Isole, vulcani, montagne, fiumi. Immaginiamo una serie di villaggi discreti, che costellano di grazia e bellezza questo ambiente ancora incontaminato. Un accesso immediato a sorgenti e a foreste. Tutto in perfetto riposo. Coltivazioni, agrumi, grano saraceno, riso. Dalle zone marittime ricche di produzione ittica alle aree vulcaniche immerse in una vegetazione lussureggiante, o devastate da un’urbanizzazione esagerata: il Giappone sceglie la convivenza di mondi opposti tra loro. Assaporare un sashimi super fresco in un porticciolo di pescatori come una volta, tanto tempo fa. Perdersi in percorsi di isole montuose, e sorseggiare sakè sui tetti di una megalopoli. Mangiare in un ristorante dal design raffinato nel bel mezzo di una risaia, bersi un buon caffè seduti sul tatami nella bottega di un ebanista inaspettatamente nascosta nel cuore di una foresta. Il Giappone fuori le mura è capace di sorprendere, stupire, abbagliare.»

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Nella Liguria più profonda

A pochi passi dalle calme onde azzurre, le montagne della zona pre-piemontese lasciano intravedere le terre versatili e produttive della Liguria. Fitte foreste di ulivi lasciano spazio a paesini, i cui campanili svettano, pronti ad osservare l’orizzonte. Qui è facile degustare il prodotto di vitigni locali, nelle insenature di un bianco abbagliante. Provare perché no piscine naturali meravigliose, ombreggiate da ponti genovesi. Nella zona prealpina, sotto la neve invernale, la vista mare è a dir poco mozzafiato. A dorso d’asino si percorrono mulattiere in direzione di locande casalinghe: il pastore chiede collaborazione per preparare a mano le trofie*. Ci si può anche fermare la notte, cullati dal rumore dello scoppiettio del fuoco. A meno di non preferire come rifugio ideale, un monastero nascosto tra i boschi.
E ancora percorrendo le strade meravigliose dell’entroterra, si scoprono culture che spesso appartengono solo a quell’unico luogo. L’italiano allora diventa la lingua franca, di una cultura ligure che fu una grande Repubblica marinara, quella di Genova, regina del Mediterraneo, che grazie a Cristoforo Colombo – ha veleggiato il vento in poppa verso le mete più lontane al Mondo. I suoi splendori sono discretamente ancora presenti, nei vicoli genovesi, cuore del medioevo europeo, dove gloriosi palazzi rimangono silenti nell’ombra, nell’attesa di una nuova stagione di fasti. Vecchie locande sotterranee accolgono avventori offrendo loro un pigato sfuso, un piatto di acciughe e una farinata bollente da dividere tra amici. E un po’ più in là, sotto la superficie del mare di un blu scintillante, la statua del Cristo degli abissi ha occhi solo per l’abbazia arenata sulla spiaggia. Niente auto in questo caso, solo un cammino a piedi per arrivarci. Eccoci ormai arrivati quasi alle Cinque Terre.
* tipica pasta ligure di forma allungata e sottile.

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Ma io chi sono veramente ? 

Nato in Nuova Caledonia, Paul ha sviluppato fin dall’infanzia uno spiccato gusto per l’avventura e le difficoltà ad essa legate. Giornalista e professore di francese all’Università del Bajkal, Paul baratta il gesso da insegnante con un coltello da cucina. La sua formazione a L’Astrance *** Michelin a Parigi – gli insegna ad incentrare tutto il lavoro sulla qualità dei prodotti. Dove i sensi si acuiscono, creando gesti unici e giuste proporzioni, sempre pervasi da un’eleganza e una curiosità uniche tipiche del grande chef Pascal Barbot.
Spinto da questa esperienza memorabile, Paul parte alla ricerca di nuove tecniche e di storie passate, in Francia, Italia, Russia, nel Caucaso e in Giappone. Nella cucina di Hyo Tei*** a Kyoto, e del ristorante Elsa* a Monaco. E in tutti i mercatini, lungo le sue strade di percorrenza. Siberia orientale, Armenia, Adjara (Georgia), Xinjiang (Cina occidentale), Hong Kong…
Dal semplice panino al piatto più complicato, dal mare alla montagna, per lui l’unico tipo di trasformazione è la capacità di trasmettere emozioni. Condividere attimi di piacere, a tavola ma non solo, alla scoperta di artigiani e di storie straordinarie. Nella sua idea di federatore, la cucina diventa un semplice pretesto per scoprire il mondo che ci circonda. L’esperienza dei sapori con Paolo diventa allora il modo migliore per conoscere e scoprire un territorio, chi ci vive e chi trova in questa terra la propria fonte di sostentamento.
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La proposta di Paul per un’esperienza a dir poco eccezionale…

“Alla scoperta della Georgia occidentale attraverso le vigne”, un’immersione nella cultura enogastronomica georgiana, in piccoli gruppi dal 3 al 13 dicembre 2022. Per maggiori informazioni, sentitevi liberi di chiamarci…

Ma non solo… 

Paul come accompagnatore di punta per qualsiasi destinazione combinato con un servizio di portineria ‘culinario’ per i viaggiatori interessati.

Viva Mexico

Viva Mexico

Un mix esplosivo di tradizioni indigene preispaniche e coloniali, fonte inesauribile di musei e siti storici, una moltitudine di città vivaci, dall’immensa costa del Pacifico alle spiagge dei Caraibi, il Messico è un paese ricco di cultura, vivace, dove la popolazione vi accoglierà calorosamente.

A cominciare da fine ottobre è la destinazione ideale per un viaggio in famiglia, per gli amanti della cultura, per i golfisti, per chi ama le immersioni o semplicemente per chi vuole rosolarsi al sole.

Baja Caaliforniaa Basse Californie Mexxique

“Baja California”

Sulla Costa Pacifica saziatevi della forza dell’ Oceano o perdetevi nei paesaggi desertici disseminati di cactus. La bellezza naturale della Bassa California vi sedurrà attraverso la diversità della sua fauna accessibile a tutti e della flora sulle rive del mare di Cortez. Da dicembre ad aprile, non perdete la migrazione delle megattere, che con grazia inaspettata nuotano verso i mari più caldi o delle balene grigie che qui arrivano per dar alla luce i loro piccoli. Los Cabos è una ventata d’aria fresca paragonata alla riviera dell’est.

Saudi Pavilion @Alefa Press

“L’aquarium du monde”

In programma, inoltre : osservazione delle tartarughe giganti, immersioni con i leoni marini, nuotate tra i fondali di corallo gremiti di pesci colorati. Fondali resi celebri da Jacques Cousteau che li definì’ “l’acquario del mondo”, questa regione è un gioiello prezioso dove ognuno troverà il suo angolo di paradiso.

Tuffatevi nel passato e scegliete di soggiornare in una delle prime missioni spagnole convertite in boutique hotel e partite alla scoperta delle pitture rupestri delle civiltà precolombiane.

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Viceroy Los Cabos

Dove dormire :

Le Viceroy Los Cabos icona architetturale, ambienti modernissimi e decisamente lussuosi. Il mix di design moderno e messicano contemporaneo, le sue linee pure che giocano con le ombre, gli spazi aperti che si riflettono nell’acqua, impossibile resistergli.

Le Viceroy è inoltre rispettoso verso l’ambiente utilizzando prodotti riciclabili, biodegradabili, i prodotti dell’orto Cabo Organics sono alla base di ogni ricetta.

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Día de los Muertos, la Festa dei Morti

La Festa più tradizionale del paese si svolge a fine ottobre, tutto il paese si blocca e onora i propri morti.

Combinazione di riti latini, di religione e cultura spagnola, questa festa è un inno alla gioia. Si tratta di un momento di condivisione, gioia e allegria che riunisce le famiglie intorno ai loro antenati, ben lontana dalle parate di Halloween dei paesi anglosassoni.

Il festival si snoda tra le strade invadendole di colori, fiori, candele e ghirlande. La musica ha un ruolo importantissimo nelle celebrazioni come la Catrina, uno scheletro vestito a festa che, con il suo ormai famosissimo trucco resta il personaggio più emblematico della festa popolare, parodia dell’ alta società messicana.

Un omaggio allegro e colorato che è stato inserito nella lista dell’UNESCO come patrimonio culturale e immateriale dell’umanità.

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L’Andaz Mayakoba

L’Andaz Mayakoba situato nel cuore della Riviera Maya, tra le mangrovie e l’Oceano, un paradiso isolato dove natura e innovazione si incontrano nel rispetto delle norme ambientali e sostenibili. Il resort è situato all’interno di un santuario dedicato alle tartarughe marine, consentendo la loro protezione durante il periodo di nidificazione.

Quando andare 

Miglior periodo :

Da Novembre a Giugno 

Volo diretti da:

Milano, Parigi, Bruxelles 

Durata approssimativa del volo :

12h 

Tempo di soggiorno consigliato:

Da 10 a 14 giorni

Born to be Wild

Born to be Wild

Se quest’estate l’Africa australe era tra le vostre mete desiderate, perfetto, perché i mesi estivi sono i migliori per viaggiare in queste zone. Al di fuori della stagione delle piogge, è infatti più facile vedere i piccoli che si riuniscono intorno alle poche e rare sorgenti d’acqua. L’immagine, anche se stereotipata, non è già un’esperienza unica in sé e per sé e uno dei momenti più importanti di un safari? Detto questo, esistono anche altri periodi altrettanto favorevoli, soprattutto per osservare i cuccioli immersi nella natura delle regioni sub-sahariane.

Sua Maestà il Leone

Un’esperienza unica è quella di cuccioli di leone che litigano, giocano tra loro e vengono coccolati da tante ziette premurose. E anche, all’ora dei pasti, è possibile vedere scene in cui i piccoli imparano ad uccidere la propria preda per mangiare, sia che si tratti di una piccola gazzella o di un cucciolo di dik dik: una lezione che può durare un anno, periodo in cui il cucciolo di leone non ha necessità di procurarsi il cibo da solo. L’animale più ambito del continente vive circondato dalla sua famiglia, che a volte conta fino a quindici membri. Due o tre fratelli e una decina di femmine più relativa prole.
Come in una vera e propria comunità, le leonesse danno alla luce i propri piccoli più o meno nello stesso periodo, e si prendono cura anche dei cuccioli dei famigliari. Una cucciolata può arrivare fino a sei cuccioli, ma la loro sopravvivenza è compromessa dalle sfide continue che questi devono affrontare, tipo la mancanza di cibo o la presenza in abbondanza di predatori.
Solo i più svelti ed i più svegli riusciranno a sopravvivere.
Il comportamento estroverso dei leoni, facile da osservare ad esempio quando i maschi si strofinano tra loro e quando le femmine si fanno la toilette, è unico tra i grandi felini. Gli studi dimostrano come questi gesti permettano di mantenere forti legami sociali. Quando non
riposano, i maschi lavorano per difendere il territorio, pattugliandolo, marchiandolo con i loro odori ed emettendo temibili ruggiti per comunicare con i propri simili. Potrete facilmente avvertirne le vibrazioni, data l’intensità del fenomeno! Ed è proprio nel Serengeti che ne vedrete di più, visto che, nel secondo parco nazionale africano della Tanzania, potrete trovare addirittura un leone per chilometro quadrato. Per quanto riguarda il periodo di gestazione delle leonesse, questo si aggira intorno ai 110 giorni, rimanendo quindi uno tra i più brevi per questi tipi di animali.
La maggior parte delle nascite coincide con la stagione delle piogge, detto questo, dato che la
riproduzione avviene durante tutto l’anno, si potranno vedere piccoli qualsiasi sia la data del vostro viaggio.

Raconte-moi une histoire !

Tutto forza e saggezza.

Che sia la prima o la cinquantunesima volta che ci si trova faccia a faccia con un elefante, si rimane impressionati comunque. Sia quando l’animale di oltre due metri vi passa accanto, sia quando un intero gruppo vi sfila non lontano.
E tutti zitti e col fiato sospeso quando si vede una mandria correre intorno alla propria automobile. Agli occhi della fauna selvatica, i veicoli 4×4 sono come grandi rocce o alberi, messi lì, come ostacoli da evitare. Questa specie vive in ampi gruppi multigenerazionali, costituiti prevalentemente da femmine, capeggiati dalla più anziana. Ciascun membro offre le proprie cure ai piccoli, durante i loro primi cinque anni di vita. La vita in comunità, basata sull’aiuto reciproco e su molto amore condiviso, in questa specie è di grande importanza. Molto spesso, le altre femmine del gruppo si mobilitano per aiutare le madri a garantire la protezione dei più piccoli.

Con un po’ di fortuna, vedrete con i vostri occhi molti cuccioli, alcuni all’ombra della propria madre, altri intenti a strappare dalla bocca dei più grandi pezzi di corteccia degli alberi. Nonostante le dimensioni enormi delle loro proboscidi, questi animali imponenti riescono comunque a scambiarsi segni di affetto. Ma il momento più divertente è senza dubbio quello del bagno. I pachidermi approfittano delle zone umide per rotolarsi e ricoprirsi di fango e proteggersi dal calore e dal sole, lasciando parti di pelle bagnata per meglio idratarsi. Durante la stagione secca, usano le zanne per scavare il letto dei fiumi aridi, creando pozze d’acqua ove altri animali possono dissetarsi.
Questi mammiferi terrestri partoriscono in qualsiasi periodo dell’anno, dopo una gestazione di 22 mesi, la più lunga al mondo! Dai 12 anni in poi, i maschi lasciano il clan e iniziano una vita soli nella giungla o nella savana.

INARA-CAMP

Una delle creature più grandi del mondo ! 

Il rinoceronte prende il nome da una delle sue caratteristiche fisiche. Dal greco rinos, “naso” & ceros, “corno”. Le femmine partoriscono ogni due o quattro anni e fanno un piccolo alla volta. Ciò consente loro di essere molto vigili e protettive, aumentando il numero di animali che sopravvivono alla gestazione. La maggior minaccia verso questa specie è sicuramente il bracconaggio che crea purtroppo molti piccoli orfani. La credenza comune – mai
scientificamente dimostrata – è che all’interno del corno ci sia un prodotto ad effetto “miracoloso”. Il corno – infatti – è di cheratina, e una volta rotto può anche ricrescere. Le femmine lo usano per proteggere i piccoli da predatori quali leoni, coccodrilli e leopardi. I giovani rinoceronti a volte rimangono con le loro madri fino all'arrivo di un fratellino, quando a due o tre anni, praticamente già adulti, sono pronti a vivere da soli. I piccoli dei rinoceronti neri seguono sempre la madre, mentre quelli bianchi solitamente la precedono.
Le femmine di rinoceronte nero hanno zone che condividono con piacere e non sono così solitarie come si pensa, a differenza dei maschi. Nelle ore più calde potrete trovarle sdraiate all’ombra o immerse nelle pozze di fango, che loro adorano.
Facile vedere, uccelli appollaiati sulla testa dei rinoceronti, le bufaghe, intenti a mangiare zecche e altri fastidiosi parassiti. Inoltre, in swahili il termine usato per indicare questo utile uccellino è askari wa kifaru: "il guardiano del rinoceronte". I ricercatori hanno scoperto che il suo grido avverte, tra le altre cose, l’arrivo minaccioso dei bracconieri!

Qualche cifra da sapere: un animale maschio può pesare fino a 2.500 chili, mentre una femmina non supera di solito i 1.400 chili, e può misurare fino a 4 metri di lunghezza. Il periodo di gestazione dura dai 15 ai 16 mesi.

I numeri che più colpiscono: la gestazione dell'ippopotamo può arrivare fino a 250 giorni, quella della zebra fino a 390, e quella della giraffa fino a 450!

Qui c’est qui joue  ?

Dall’alto è tutto più bello!

Scoprire la bellezza del Masai Mara a bordo di una mongolfiera. All’alba trasportati dal vento, si passa dalle cime degli alberi di acacia più in alto fino a vedere la linea dell’orizzonte. La prospettiva è unica e permette di vedere con un semplice sguardo tutta la fauna presente tra enormi pianure, fiumi scintillanti e verdi cespugli. Guardare l’alba che illumina queste terre infinite piene zeppe di creature meravigliose. Guardare le giraffe golose di fogliame, le gazzelle che spiccano salti attraversando le distese o divertirsi a cercare ippopotami mimetizzati nell’acqua. Assistere ai rituali di tutte queste specie nel loro habitat naturale permette di comprendere meglio i problemi di conservazione di questo fragile ecosistema.

Nel Serengeti tanti cuccioli nascono in estate. Ottobre e novembre sono quindi mesi ideali per visitare il parco se si vogliono vedere leoncini che giocano tra loro, spettinati puledri di zebra o impala incollati alle proprie mamme. Un’esperienza ancora più reale di quanto si possa immaginare… il respiro affannoso dei bufali, il frastuono degli zoccoli degli gnu, sempre in sicurezza seduti di fianco alla guida, soli, a bordo di un’automobile aperta da cui si vede tutto.

Capri à la folie

Capri à la folie

Epicurei, esteti, amanti dell’ozio e dei profumi della natura?

L’isola di Capri, bagnata dalle acque cristalline del Golfo di Napoli, è una gemma dal fascino irresistibile che vi sedurrà già dal mare. Giardini che profumano di zagara, vicoletti da sogno, scogliere vertiginose, indirizzi esclusivi e ristorantini gourmet…Abbiamo pensato a tutto per farvi vivere un’esperienza caprese come solo gli habitué dell’isola sanno fare.
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Augusto Cesareo, ispirato dall’isola scrisse le parole di “Luna Caprese”.
E proprio guardando alla luna caprese il vostro week end avrà inizio.
 

E voi? Siete pronti a cedere al fascino dell’isola e della nuova dimora che aprirà le sue porte, dopo un attento restauro, nell’estate 2022, a due passi dalla celebre « Piazzetta » ?

Gettate l’ancora Capri

Fiera come solo le isole del sud sanno essere, domina con orgoglio le acque del Mediterraneo. Proprio di fronte alla Penisola Sorrentina, l’isola di Capri è raggiungibile in 50 minuti di barca dalla città di Napoli dove si trova l’aeroporto più vicino.
Già dal mare, vi renderete conto della sua bellezza dirompente, selvaggia, violenta, mare e roccia si incontrano per celebrare una delle isole più famose e invidiate nel modo.
Da André Gide a Picasso passando per Jean Cocteau e Jacqueline Kennedy, tutti furono ammaliati dai paesaggi magnetici e la luce sfolgorante di Capri.

Saudi Pavilion @Alefa Press

“La Palma”

Nato nel 1822, l’Hotel La Palma era conosciuto come Locanda Pagano – è l’albergo più antico di Capri. Il suo primo proprietario fu il notaio Giuseppe Pagano, che ospitava i viaggiatori nella sua villa per il piacere di lunghe conversazioni. Non di rado i suoi ospiti erano poeti, scrittori, architetti, pittori e musicisti. Tutti mostravano la propria gratitudine dipingendo i muri, scrivendo poesie, cantando e suonando in quello che precedentemente era stato soprannominato “l’Hotel degli Artisti”.
Iniziò così a riunirsi un gruppo di artisti e intellettuali provenienti da tutto il mondo, ispirati dal genius loci, affascinati dall’atmosfera quieta e familiare di questo eccentrico hotel.
Alla sua riapertura, nel 2022, l’Hotel La Palma tornerà ad accogliere gli amati ospiti con lo stesso calore partenopeo.
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I nostri consigli, che affineremo a seconda dei vostri desideri “Charly’s team”:

Rotolando verso Sud

• Esplorare le grotte e le insenature nascoste in gozzo, accompagnati da un caprese appassionato.

• Vivere l’esperienza di un volo in elicottero intorno e sopra l’isola.

• Soggiornare in uno degli indirizzi storici e più esclusivi dell’isola.

• Regalarsi una parentesi rilassante e glamour in una capanna sulla spiaggia.

Passeggiando nel passato

Quando la stella solare infiamma l’orizzonte, i traghetti tornano sulla terraferma, riportando l’isola alla sua leggendaria calma esaltata dalle calde luci della sera. Questo è il momento perfetto per oziare controcorrente nel centro di Capri, che si raggiunge con la funicolare.

Case bianche, vicoli piastrellati, boutique esclusive, giardini fioriti vi faranno vivere il piacere di languide passeggiate. Impossibile resistere al richiamo dell’aperitivo nella Piazzetta Umberto I, da tutti conosciuta come: “La Piazzetta di Capri”
Con in mano uno Spritz o un calice di bianco brinderete alla bella vita spensierata che l’isola vi offre.

Se amate i borghi autentici dal fascino bucolico non perdetevi Anacapri arroccata sulle alture ad ovest dell’isola. Perdetevi lungo i suoi vicoli ombreggiati che sanno di villaggio greco, lo sguardo, incantato, vaga dalle chiese barocche alle botteghe bohémien fino ad approdare alle opere d’arte di Villa San Michele. Anacapri, l’avete capito, mostra un altro volto dell’isola, più tranquillo e rurale, l’altra faccia della medaglia, meno glamour ma comunque bellissima.

 

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@OUALALOU&CHOI&Metrochrome

Esplorazione azzurra

Il modo migliore per esplorare l’isola è dal mare, è da qui che svela le sue scogliere vertiginose e le sue insenature segrete in una sinfonia di azzurri che vi lasceranno senza fiato. Vi abbiamo fatto venire voglia di scoprire l’isola da un’altra prospettiva? Il vostro comandante ha già spiegato le vele e, vi aspetta a Marina Grande.

Gli iconici Faraglioni di Capri e le loro cime calcaree raccontano la storia dell’erosione di questi pinnacoli che salgono dal mare. Non lontano da qui, troverete la cavità rocciosa della celebre grotta azzurra. Impressionante e magica l’atmosfera al suo interno, le sue acque dai colori indefiniti e surreali che cambiano dal blu elettrico al turchese abbagliante vi faranno dubitare…Sogno o son desto???
Niente paura, siete sveglissimi, l’effetto speciale è dato dalla luce che entra nella grotta per rifrazione che le conferisce i suoi riflessi onirici unici.

Nel frattempo, è arrivata l’ora di pranzo, è giunto il momento di attraccare sulla spiaggia de
La Fontelina, il mitico lido con vista sui faraglioni! All’ombra del pergolato di legno vi verranno serviti i piatti tipici della Campania, mozzarella di bufala, spaghetti alle vongole, alici marinate, scialatielli, pesce alla griglia, torta caprese e l’immancabile limoncello…

A questo punto Morfeo vi attende sotto forma di un lettino prenotato a vostro nome in riva al mare. Se invece siete infaticabili che ne dite di visitare l’isola da un’altra prospettiva ancora? Armatevi di maschera, pinne e boccaglio e immergetevi alla scoperta di polpi, grotte, scogli e pesci.

@calatrava.com
Brividi ad alta quota

Voglia di montagna ? A capri tutto è possibile, il Monte Solaro con i suoi 598 metri di altezza è raggiungibile con una piccola seggiovia monoposto. L’ascensione è impressionante, ai vostri piedi il mare e le rocce, le isole e il Golfo di Napoli, choc visivo garantito!

La Villa Jovis, maestosa villa romana costruita da Tiberio nel I sec. d.C., arroccata su uno strapiombo a più di trecento metri sul livello del mare si estende sullo sperone roccioso del Monte Tiberio. La vista che si può godere dal lato nord è quella spettacolare del Golfo di Napoli, spaziando dall’Isola di Ischia fino a Punta Campanella, mentre il lato sud affaccia sul centro di Capri. Imperdibile!

Se siete appassionati di escursionismo passate per i sentieri dei forti e della Tragara, punteggiati da grotte marine, vegetazione abbondante e formazioni rocciose. Al termine della passeggiata, l’Arco Naturale offre lo spettacolo mozzafiato del suo iconico arco che domina il paesaggio costiero.

I Giardini di Augusto, costituiti da una serie di terrazze fiorite affacciate da un lato sui Faraglioni di Capri, dall’altro sulla Baia di Marina Piccola, sono stati creati su iniziativa dell’industriale tedesco Alfred Krupp, che, nei primi anni del 900 era solito passare le vacanze estive a Capri.
Panorama mozzafiato dal belvedere dei giardini di Augusto sui tornanti vertiginosi di Via Krupp e sui Faraglioni che si stagliano sullo sfondo.

@HubBrussels
Quando tramonta il sol…

Se vi piacciono i tramonti straordinari è al faro di Punta Carena che dovete andare. Qui, avrete un posto in prima fila per lo spettacolo vibrante del sole, che, in sintonia con l’orizzonte si immerge lentamente nel mare tra sogno e realtà.

E dopo il tramonto, l’isola comincia a riempirsi degli odori della cucina mediterranea, olio di oliva, pomodori, mozzarella fritta, scialatielli alla Nerano, ravioli capresi, pesce all’acqua pazza, è arrivato il momento di raggiungere uno dei tanti meravigliosi ristoranti dell’isola.
E quando si parla di «ristorante» sull’isola il pensiero va immediatamente a Paolino e il suo incredibile pergolato di limoni per una cena romantica e profumata. O se preferite una cena intima, dilettatevi con le creazioni mediterranee dello Chef Eduardo Estatico. A mano che non sia un ristorante stellato quello che cercate…Qualsiasi siano le vostre voglie in cucina l’isola e l’equipe di Charly sapranno proporvi il ristorante che fa per voi!
La notte è giovane a Capri e non si può non passare al mitico Anema e Core proprio a due passi dal vostro Hotel la Palma, qui, batte fortissimo il cuore partenopeo dell’isola al ritmo incessante della chitarra napoletana. Lo stile chic e folkloristico dell’Anima e Core vi farà vivere il magnetismo irresistibile della notte caprese. Il week-end fuori porta finisce qui, ma la voglia di tornare a Capri è già fortissima…
Troppo bella per essere vera!

@V8-Architects©Jeroen-Musch

Quando andare  

Miglior periodo :

Primavera e Autunno

Voli diretti da :

Nizza, Milano, Genova, Torino

Durata approssimativa del volo : 1h30 

Durata di soggiorno consigliata :

3 notti / 4 giorni