L’Esperienza di una Vita – La Suite

L’Esperienza di una Vita – La Suite

Di recente, il team Charly vi ha raccontato alcuni dei suoi sogni più grandi, alcuni raggiungibili in un battito d’ali, altri decisamente più ambiziosi. Ma la lista si allunga man mano che esploriamo ogni angolo del mondo. I nostre globetrotter tornano sempre con un bagaglio di aneddoti e storie vissute, stuzzicando la vostra curiosità e il vostro immaginario. Mettetevi comodi, scopriamo insieme una selezione di destinazioni insolite.

Chine Tibet

Sul tetto del mondo

Héloïse (Monaco) ha avuto la fortuna di esplorare le zone più remote della Cina, avendo come base i lodge Songtsam, dedicati all’arte e alla cultura asiatica. Pur avendo soggiornato in rinomati hotel in vari continenti, qui tra Yunnan e Tibet ha vissuto un’avventura davvero unica. È stata una delle esperienze più toccanti e ispiranti, grazie anche alla premura delle persone che l’hanno accolta. Ogni struttura è posizionata in luoghi splendidi e isolati, di grande valore culturale. La maggior parte dei lodges conserva il fascino rustico e tradizionale di un villaggio del Yunnan.

Fondato nel 2000 da un ex documentarista tibetano, Songtsam punta a risvegliare le fonti di pace e felicità attraverso la guarigione fisica e spirituale.

Ogni lodge è posizionato in modo strategico in luoghi magnifici e isolati, di interesse culturale unico. La maggior parte delle strutture mantiene il fascino rustico e tradizionale dei villaggi dello Yunnan, perfettamente integrate nell’ambiente circostante grazie alla selezione accurata di artigiani che uniscono tecniche e materiali ancestrali a pratiche sostenibili.

Con le sue quattro strutture in Tibet (17 in totale in Cina), Songtsam mira a risvegliare nel viaggiatore la forza interiore e a ispirarne il potenziale. Il brand è anche un ponte culturale, che offre esperienze poliedriche che combinano laboratori culturali, vicinanza a siti spirituali, interazione con le comunità locali e l’opportunità di apprezzare l’arte e le tradizioni tibetane.

Dopo le escursioni, il personale in abiti tradizionali vi accoglie con tè allo zenzero, ideale per favorire l’acclimatazione, e con specialità regionali e frutta locale, mentre il fuoco scoppietta nel camino. Ogni lodge offre salottini intimi decorati con legno lucido, tessuti artigianali e antichità cariche di storia, in un connubio di design raffinato, comfort moderno e servizio discreto. È difficile non provare un brivido e una sensazione di benedizione di fronte agli scenari spettacolari che si stagliano tutt’intorno.

Il culmine dell’itinerario si raggiunge a Lhasa, esplorando i suoi luoghi iconici, attraversando la sua storia tumultuosa e tradizioni affascinanti, sorvolando già l’indomabile Himalaya. È il luogo supremo per i buddhisti tibetani, meta di pellegrinaggi intensi che possono durare settimane, mesi, o persino anni.

Il tempio Jokhang, il più sacro del Tibet, si visita fianco a fianco con i devoti, in una fervente atmosfera profumata dal fumo dei rami di gelso bruciati. Gli animi si calmano seguendo le migliaia di candele al burro di yak che inondano l’aria di una fragranza intensa, in grado di commuovere anche il più scettico dei viaggiatori.

Intorno al Palazzo del Potala, i pellegrini camminano in cerchio in segno di devozione, per rendere omaggio e accumulare meriti. È facile lasciarsi trascinare da questo moto, con un senso profondo di appagamento. Questo dzong, patrimonio mondiale dell’UNESCO, rappresenta l’anima della cultura buddhista tibetana. L’ingresso richiede un permesso speciale, che saremo lieti di ottenere per voi. Il parco circostante è un’ampia area ricca di vita, alberi e migliaia di specie vegetali. Il Norbulingka, noto come il “Giardino dei Gioielli,” incanta con i suoi fiori, animali e decorazioni vivaci, creando un’atmosfera allo stesso tempo tranquilla e festosa.

Periodo migliore: la primavera, in particolare maggio, quando il clima è mite, la vegetazione in piena fioritura e il cielo limpido, ideale per immergersi nei paesaggi.  

Kyushu Gorge JApon

Kyushu – il cuore della civiltà giapponese

Il È raro visitare Kyushu durante un primo viaggio in Giappone, ma Fanny (Bali) ha appena fatto questa scelta. In questa occasione, ci racconta le molteplici sfaccettature di questo vasto territorio.
Kyushu, una delle quattro isole principali dell’arcipelago nipponico, si trova lontano dal trambusto delle grandi città ed è ricca di paesaggi selvaggi e miti sacri. Le prime tracce di insediamento giapponese e la sua posizione come punto d’ingresso per la Cina e la Corea hanno lasciato influenze straniere indiscutibili.
Il suo rilievo montuoso ospita uno dei più grandi crateri del mondo, nonché uno dei vulcani più attivi del paese, il Monte Aso, che in realtà è composto da una quindicina di coni vulcanici. Non lontano, le temperature elevate dovute all’attività geotermica alimentano Kurokawa Onsen, invitando a rilassarsi in una delle sue splendide sorgenti termali all’aperto, immerse tra fiumi e foreste.
La città intera sembra riportarci all’epoca Edo, con le sue case in legno, pietra e fango. Raggiungerla richiede impegno, ma l’ospitalità giapponese nei ryokan ripaga ampiamente la distanza.
Scolpite dal fiume Gokase che scorre lento, le gole di Takachiho sono nate da un’antica colata lavica del Monte Aso e rappresentano un luogo spirituale di grande rilievo. Questo maestoso canyon si esplora in barca a remi o passeggiando in cima alle scogliere di basalto. Takachiho è uno di quei luoghi leggendari, carico di un’energia intensa. Uno dei siti più venerati è dedicato ad Amaterasu, la divinità suprema della mitologia giapponese, dea del sole e dell’universo. Considerata antenata della famiglia imperiale giapponese, Amaterasu è adorata, e a lei si rivolgono voti legati alla vita e all’ordine divino del cosmo.
Un’altra esperienza affascinante è Kunimigaoka e lo spettacolare paesaggio dell’Unkai, un fenomeno autunnale che avvolge la valle di Takachiho in un mare di nuvole, visibile nelle prime ore del mattino quando le condizioni sono favorevoli.
In Giappone, il treno è il mezzo ideale per spostarsi, e per gli appassionati c’è il “Seven Stars”: un treno esclusivo che attraversa le sette prefetture dell’isola. Il nome rende omaggio ai suoi sette punti di forza: la natura, le sorgenti termali, la storia, la cultura, i siti religiosi, la cucina e l’ospitalità. Un modo unico per scoprire le diverse anime della regione, in vagoni decorati con materiali pregiati e accessori di alta artigianalità, riservati a soli 20 ospiti in dieci cabine. Il viaggio dura tre notti e quattro giorni, parte da Fukuoka e le prenotazioni si fanno tramite una lotteria oltre un anno prima.
Una delle tappe vi farà scoprire la celebre porcellana di Arita – o di Imari – tra le più belle al mondo. D’estate, un festival di campanelle riempie le strette vie del villaggio di suoni cristallini grazie ai “fūrin” appesi dai residenti, perfetti per rinfrescare l’atmosfera. Per lungo tempo segreta, la tecnica di fabbricazione è ora svelata solo a pochi fortunati che possono apprendere privatamente le tecniche tradizionali dal discendente di quattordicesima generazione di un maestro ceramista. Alcune delle sue opere saranno date in dono all’imperatore per il suo compleanno. In una visita esclusiva, gli ospiti accedono ai forni e osservano gli artigiani al lavoro, in una sala solitamente chiusa al pubblico, dove vengono realizzate collezioni uniche con influenze cinesi e coreane.
Per il viaggiatore curioso, la visita ai depositi di manutenzione dello Shinkansen è un must. A Kumamoto, centro di assemblaggio e controllo dei Kyushu Shinkansen, si svolgono test e riparazioni su larga scala. Qui si trova il terzo più grande scalo ferroviario del Giappone, un vero sogno per chi ha ancora un’anima da piccolo meccanico!
Infine, Kyushu è culla di grandi innovazioni della cucina giapponese.

Periodo ideale: da ottobre a novembre, con temperature piacevoli e foglie autunnali dai colori spettacolari, perfetto per le attività all’aperto. Anche la primavera è meravigliosa, con ciliegi in fiore e festival legati alla fioritura, sebbene l’affluenza sia molto elevata

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I segreti delle città d’Oro

AIn Perù, tra siti precolombiani e un’abbondanza barocca, ci sono innumerevoli opportunità di avventura! Simonetta (Monaco) ha apprezzato profondamente questo luogo, con il suo clima rarefatto e il cielo così vicino. Certo, è un paese straordinario, con montagne, laghi, una natura preservata, una delle sette meraviglie del mondo, siti patrimonio dell’UNESCO e una ricca presenza di alpaca e lama.
Tuttavia, la “baroudeuse” italiana ha voluto scoprirlo in un modo diverso, aprendosi alla saggezza dei discendenti della civiltà Wari, che vivono principalmente nelle Ande. Queste popolazioni sostengono che «l’oro vero non è quello che brilla, ma la conoscenza tramandata di generazione in generazione, gli incontri e il rispetto per la terra e le stelle».
Ovunque si è accolti con grande ospitalità e straordinaria gentilezza. Il vero viaggio in Perù è l’incontro con il suo popolo. Qui non vi racconteremo le tappe classiche di un primo viaggio, ma una vera e propria immersione dove l’esperienza vissuta conta più della destinazione.
Ecco le nostre raccomandazioni per tutti coloro che avranno il coraggio di intraprendere l’ordinario verso lo straordinario, sufficientemente a lungo da lasciare un’impronta indelebile nel profondo del loro essere.
Settimane di viaggio sono necessarie per vivere questa odissea verso territori inesplorati. Il percorso inizia a Lima, per poi immergersi nel Deserto di Ica, lasciando Paracas e la costa del Pacifico alle spalle. Si attraversano sentieri mozzafiato che conducono fino alla laguna di Morón, tra campi di mais dorato e piantagioni di cotone. All’arrivo, le dune e i miraggi ipnotici creano uno scenario selvaggio perfetto per trascorrere la notte sotto le stelle. Un semplice campo tendato offre riparo per un sogno ad occhi aperti, nella quiete assoluta della notte, mentre gli altri turisti toccano appena le rive di questa luogo incantato.
Giornate di cammino portano a tappe lontane, con pause memorabili nei villaggi, ospiti delle comunità locali che vi accolgono con calore. Un’esperienza che offre anche la possibilità di contribuire alla vita delle comunità, come accade presso il ponte inca di Q’eswachaka, l’unico ancora funzionante in Perù. Questo ponte sospeso in fibre naturali, che attraversa il fiume Apurimac, viene rinnovato ogni primavera. Per tre giorni, a 28 metri di altezza, gli abitanti collaborano per la manutenzione, animati da preghiere e da un rito dedicato alla Pachamama, sotto la guida di un sacerdote andino. Partecipare a questa tradizione, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale, è un privilegio raro.
Per chi cerca l’insolito e vuole esplorare un ecosistema unico, nella regione di Ayacucho si trova la vasta foresta di Puyas de Raymondi, una delle piante più rare al mondo, che vive dai 50 ai 100 anni. A 4050 metri di altezza, battuti da venti freschi, si ergono imponenti le “Regine delle Ande”: alte fino a 15 metri, con migliaia di fiori bianchi che fioriscono una sola volta e che purtroppo segnando la fine della vita della pianta. Vedere questa foresta unica è un’esperienza irripetibile, imperdibile ed unica.
Nessun viaggio in Perù è completo senza esplorare i suoi siti leggendari. Dai palazzi inca agli acquedotti a spirale nel deserto di Nazca, fino alle terrazze desertiche nel canyon di Cotahuasi. A Pikillaqta, si risale nel tempo fino a culture andine ancora più antiche degli inca. Qui troverete rovine e un elaborato sistema di canali d’irrigazione, gallerie e derivazioni vi raccontano una storia impressionante. Questo antico sito Wari, famoso per le sue lunghe strade strette e fiancheggiate da muri di adobe, è una delle strutture più imponenti dell’area di Cusco.
E non meno importante, l’esperienza culinaria peruviana, imperdibile: una delle più ricche del continente, grazie alla varietà di culture e alla geografia unica. Dai diversi tipi di mais alle patate e ai frutti locali, con la celebre ceviche in primo piano e, tra le carni, il maiale e il gustoso porcellino d’India arrosto. Per brindare, non può mancare il Pisco, l’iconico distillato d’uva.
«Un viaggio vale davvero solo se è straordinario» questo è il di Simonetta!

Periodo migliore: da dicembre.

Ma di chi è stata quest’idea (da Pazzi)?

Ma di chi è stata quest’idea (da Pazzi)?

La Charly Team vous facilite certains périples qui pourraient sembler inaccessibles.

Un monde à part dont on entend que très rarement parler, qui suscite curiosité et intrigue.

Laissez-nous vous mener sur des chemins de traverses qui resteront peut-être dans un coin du grenier mais sur lesquels nous aurons au moins éclairé vos lanternes ou bien pour certains, ravivé la flamme. 

Au pays de la reine de Saba

C’est sur l’une des premières terres chrétiennes, au centre de l’Éthiopie, dans une région montagneuse à 2600 mètres d’altitude que se trouve le fameux site de Lalibela. Classé au patrimoine mondial de l’Unesco, se sont  ses onze églises enterrées qui en font sa notoriété. L’ensemble est un haut lieu du christianisme, de pèlerinage et de dévotions. Chacune des structures monolithiques est taillée majestueusement au sommet des falaises, plantée de 40 à 50 mètres dans la terre et sculptée d’ouvertures en croix laissant la lumière du soleil filtrer en son cœur.

Elles furent construites par le Roi Gebre Mesqel Lalibela qui souhaitait que les chrétiens orthodoxes éthiopiens possèdent leur propre Jérusalem.

Certaines sont faciles d’accès tandis que d’autres nécessitent des petites randonnées pédestres, de brèves escalades tout en longeant des falaises, ce qui ajoute au plaisir de se rendre dans ces lieux mythiques.

Côté rencontres insolites, vous ferez immersion dans une communauté de type socialiste utopique au fin fond du seul pays africain n’ayant jamais été colonisé. En pays Amhara ce sont quelques 400 Awra Amba qui refusent ici l’inégalité des sexes, la maltraitance des enfants et l’obligation d’une religion, leurs principales valeurs humanistes respectées à travers leur mode de vie.

Mais l’Éthiopie c’est aussi, le désert du Dallol, les montagnes de Gheralta, les singes des monts Simien, et les chutes du Nil Bleu… un voyage tout en mystères et aventures dans une diversité de paysages inattendus de la corne de l’Afrique.

Meilleurs saison : septembre à avril.

Pura Vida by night

Le Costa Rica est classé par les voyageurs comme l’un des plus beaux pays du monde, pour ses forêts de nuages, ses volcans, ses rivières, ses plages. Abritant 6 % de la diversité biologique du globe, ce territoire – découpé en zones protégées – dévoile des marécages sur la côte des Caraïbes et des réserves particulièrement verdoyantes du côté Pacifique. Tout ceci constitue un programme parfait pour le bien-être, la relaxation, mais surtout l’aventure voire l’adrénaline. Et l’expérience est encore plus remarquable à la tombée du soleil, principalement à l’ouest, alors qu’une majorité de la faune est active à ce moment-là, parfois même fringante uniquement la nuit.

Cette jungle vous livre ses mystères à travers certaines espèces que vous ne pourriez pas voir facilement pendant la journée ! Au côté de guides spécialisés, c’est munis d’une lampe de poche spéciale UV que vous parcourrez cet écosystème impressionnant.

L’atmosphère devient fantasmagorique, passant du vert lumineux au noir profond, envahie des sons de millions d’animaux tels qu’insectes, oiseaux, amphibiens et reptiles ! Non ce cri étrange dans la pénombre n’est pas le fruit de votre imagination mais bien celui d’une bête nocturne….  Et ne manquez aucune des grenouilles aux yeux rouges – la star locale – la transparente mais bien luisante, les miniatures rouge et bleue ou les noire et jaune.

Autre curiosité à vivre – en saison – devant l’océan Pacifique au nord-est, dans l’obscurité vous suivrez les traces des tortues olivâtres venant déposer leurs œufs sur les rivages, toutes proches des vagues déferlantes.

Et connaissez-vous la bioluminescence, ce phénomène fascinant lorsque l’océan s’éclaire la nuit ? Il s’agit d’un mécanisme de défense d’organismes vivants, comme les lucioles, les poissons abyssaux ou le plancton réagissant contre leurs prédateurs, émettant une lumière lorsqu’ils se sentent menacés. Un spectacle unique à réaliser idéalement en Kayak dans les eaux de la péninsule de Nicoya – pour produire vos propres mouvements dans l’eau et provoquer cette manifestation.

Le Costa Rica c’est aussi, les paresseux, à deux ou trois doigts tout en lenteur, les quetzals aux dos vert émeraude, contrastant avec leur corps rubis, ou le grand ibijau champion du camouflage avec son environnement et bien sûr le toucan à carène. De plus gros spécimens peuvent être approchés comme les crocodiles américains géants qui ont élu domicile dans le Rio Tarcoles, le tapir de Bairdest en voie de disparition et avec beaucoup de chance, certains rares félins comme le jaguar ou le puma.

Saison : le pays est accessible toute l’année mais attention mars et avril sont les plus chauds et très fréquentés. Pour l’observation en forêt tropicale on privilégiera les mois d’avril à novembre, la saison humide en évitant septembre.

Persévérance, quelque part dans les Cinquantièmes Hurlants

Photo ©NICOLAS GAGNON-LUXIGON

Infatigable explorateur, le premier homme à avoir atteint le pôle nord en solitaire – Jean-Louis Etienne – propose depuis le printemps 2023 des croisières atypiques offrant l’opportunité singulière d’embarquer à bord d’un navire taillé pour l’aventure et la science

La voix de son maître les résume parfaitement, « des voyages d’écotourisme à bord d’un voilier mythique qui accompagnera la plus grande et audacieuse exploration océanique des temps modernes » .

L’équipage, composé de 8 personnes, pourra veiller sur 12 passagers en cabines à au cœur de sa coque en aluminium renforcée pour naviguer dans les eaux polaires. Les chanceux croisiéristes pourront découvrir le Groenland, le Spitzberg et quelques voyageurs ont déjà pu contourner le Vietnam. Sur certains trajets, le célèbre explorateur sera de la partie.

En navigation, le métier de marin n’aura plus de secret pour vous, tout comme celui d’explorateur et de scientifique. Chaque intervenant vous initiera à son environnement, vous aidera à comprendre le cœur de cette mission et l’importance des feuilles de route et des manœuvres.

Ce bateau autonome – de 42 m de long et de 11 m de large – sera capable de naviguer et d’effectuer des mesures dans les tumultes de l’Antarctique, puis deviendra la base logistique et de ravitaillement de Polar POD. Pour mémoire, un projet de très longue haleine, un « navire vertical » destiné à dériver du côté de l’Antarctique pendant au moins trois ans à partir de 2024. Polar Pod effectuera des prélèvements dans le courant subantarctique, et les données récoltées en temps réel seront partagées avec la communauté scientifique internationale.

Persévérance est actuellement – en route entre Brest et Trömso (mai 2023).

A l’abordage !

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