The Place to Bling !

la lista si allunga man mano che esploriamo ogni angolo del mondo.

le 27/12/2021

Pronti a partire per un viaggio intorno al mondo che ci insegna a progettare un futuro migliore ?
Per queste feste vi accompagnamo alla scoperta dell’Expo 2020 di Dubai!
Non vi siete ancora organizzati?
Affrettatevi! Non vi resta che qualche mese per scoprirla.

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Vere e proprie « olimpiadi dell’architettura e del commercio»,
come ci spiega uno degli organizzatori del “Pavillon français”,
che si svolgono come un concorso di bellezza !
Con il titolo “Connecting minds, creating the future”,
la manifestazione si propone come una gigantesca vetrina del mondo che verrà.
Il Team di Charly vi accompagna nel ventre di questa celebrazione popolare
organizzata per la prima volta in Medio Oriente.

Ma, che cosa è l’Esposizione Universale ?


Prima di tutto è un immenso luogo di incontro, un appuntamento fisso ogni 5 anni. 
“L’Esposizione Universale è una manifestazione di natura non commerciale, mirata a creare una piattaforma per un dialogo internazionale tra i cittadini, i Paesi e le istituzioni intorno a un tema d’attualità e di interesse universale”, così il sito ufficiale dell’Expo definisce questa espressione.

Un evento che permette di approfondire successi e traguardi raggiunti dall’umanità. Un momento di condivisione e sensibilizzazione del popolo su un tema specifico e di interesse comune.

Opportunity, Mobility e Sustainability. I tre padiglioni tematici.
Con le loro esposizioni multimediali, ad altissimo contenuto tecnologico, sono il biglietto da visita di questo Expo 2020 nonché le tre aree in cui è suddivisa l’esposizione. Non c’è un ordine in cui vedere il tutto: certo è che il Mobility Pavilion, Alif ovvero la prima lettera dell’alfabeto arabo, è quello dall’architettura più ardita e interessante, firmato dell’archistar Norman Foster. Le curve e sinuosità sono già l’introduzione a un viaggio nel futuro.
Edizione posticipata dal 2020 al 2021, è il più grande evento aperto al pubblico dopo la crisi sanitaria e coincide con il Giubileo d’oro degli Emirati Arabi Uniti (i primi 50 anni di vita del paese).

I grandi nomi dell’architettura mondiale si danno appuntamento a Dubai e si misurano a colpi di arte e creatività.
La nostra esperta Simonetta ci svela, dopo aver visitato l’Esposizione Universale in lungo ed in largo, i padiglioni da non perdere assolutamente :

Saudi Pavilion @Alefa Press
Saudi Pavilion @Alefa Press
Arabia Saoudita : ha vinto numerosi premi ancora prima di aprire al pubblico, con 13 000 m2, è il pavillon più grande dopo quello dei padroni di casa, gli Emirati Arabi Uniti. Dotato di un pavimento interattivo con 7.798 luci, un display a LED di 68 metri che proietta cinque ecosistemi che vanno dai mari, ai deserti, alle montagne su uno schermo curvo. La visita all’interno è organizzata come un viaggio digitale iper-immersivo nella storia e nella cultura dell’Arabia Saudita.
Il Padiglione è stato progettato da Boris Micka Associate e ha utilizzato il 41% di materiali provenienti da fonti sostenibili e l’82% dei rifiuti edili è stato riciclato.
Un parallelepipedo che parte ben ancorato a terra ma che punta verso il futuro, una forma semplice ma incisiva che racconta un po’ le aspirazioni di un Paese che si vuole aprire al mondo. La facciata in vetro funge anche da tettoia, creando l’ombra per i visitatori in coda, gli schermi integrati, spenti durante il giorno, fanno da specchio e riflettono l’intera piazza. Imperdibile!
© www.keller-fotografie.de

©keller-fotografie.de

Padiglione Germania ntitolato “Campus Germany” e progettato come fosse un campus universitario, impostato su conoscenza e ricerca allo scopo di presentare un’immagine moderna di un paese rivolto verso l’avvenire. La Germania è leader mondiale della sostenibilità, sono loro che l’hanno inventata e qui è nata la rivoluzione energetica. Sarete guidati e informati durante il percorso da un sistema di assistenza intelligente chiamato “IAMU”, che è stato  presentato per la prima volta proprio qui, all’Expo di Dubai. All’entrata del Padiglione il gioco comincia, raccogliete  una palina, tra le 155.000 presenti, contenente un messaggio sulla sostenibilità, che poi scoprirete solo percorrendo tutto il Padiglione. “Ci concentriamo più sulla qualità e non la quantità, perché per noi è più importante che il messaggio del padiglione sia comprensibile, che le persone abbiano tempo per provare tutte le esperienze e le innovazioni tecnologiche che mostriamo”, ha detto in conferenza stampa il vice commissario generale per la Germania a Expo e direttore del padiglione tedesco, Sebastian Rosito.

Progettato da LAVA (Laboratory for Visionary Architecture), questa visita sarà un vero e proprio viaggio interattivo attraverso il mondo della sostenibilità. Incredibile!
@OUALALOU&CHOI&Metrochrome
@OUALALOU&CHOI&Metrochrome
Salite fino al settimo piano, la vista da lassù è incredibile! Il padiglione più alto di tutta l’Expo, quello del Marocco, ci mostra la visione strategica verso un mondo più sostenibile per il futuro del pianeta. L’immersione nel paese qui è davvero totale, tutto ruota intorno ad un prodigo albero di argan, emblema del patrimonio naturale e culturale del paese. L’albero, che produce il famoso olio usato nella cosmesi, cattura CO2, combatte la desertificazione, promuove il lavoro delle donne e offre un modello di agricoltura sostenibile e solidale. 
Un padiglione bellissimo, realizzato in un materiale tanto antico quanto innovativo: la terra cruda, per rendere omaggio al savoir faire artigianale e alle tecniche di costruzione tradizionali, tutte idonee alla sostenibilità che l’architettura contemporanea ricerca. L’idea, sostenuta dal progettista e architetto Tarik Oualalou, mira infatti a enfatizzare la terra cruda come efficace isolante, in grado di contribuire attivamente al condizionamento dell’edificio.
Il Marocco punta a mostrare al pubblico il suo impegno per un futuro sostenibile. Progettato come un villaggio costruito in argilla, al suo interno troverete anche una riproduzione delle medine così da vivere la sensazione di trovarsi davvero in Marocco! Esotico!

 

@calatrava.com
@calatrava.com
il Padiglione del paese ospitante, creato dal visionario architetto Santiago Calatrava, è forse il primo della lista di Charly. Ispirato alla forma del falco in volo, simbolo nazionale del paese per il suo spirito coraggioso ed audace.
All’interno scoprirete il passato culturale del paese e gli obiettivi futuri degli Emirati Arabi Uniti, per costruire una società sviluppata, culturale e pacifica. Un padiglione da 15.000 m2, totalmente composto da materiali locali eco sostenibili e durevoli. Minimizza lo spreco di energia e di consumo d’acqua e ottimizza al suo interno la qualità dell’aria. Il falco, di un bianco abbagliante è circondato da un meraviglioso giardino composto da migliaia di piante e alberi tipici della zona. Emozionante!

 

@HubBrussels
@HubBrussels
Si chiama Green Arch il Padiglione del Belgio progettato da Callebaut, con il quale il Paese mostrerà al mondo come saranno mobilità e città smart nel 2050.
Godetevi una birra fresca sulla sua terrazza al calar del sole, che sparirà proprio dietro il «Gyronef», l’elicottero di Bob et Bobette, realizzato con rottami metallici riciclati. La scultura, fa parte del progetto W.A.S.T.E. – Will Art Save The Ecosystem – progetto che, sensibilizza attraverso l’arte all’economia circolare.
Il padiglione è un esempio di architettura che segue i principi dell’economia circolare, essendo realizzato con materiali riciclati recuperati in loco ed è stato concepito per essere facilmente trasportato e smontato alla fine dell’evento.
E’ stato progettato sotto forma di arco verde che copre un’area di 500 metri quadrati, per offrire ai visitatori uno spaccato delle future realizzazioni industriali e tecniche del paese. Sorprendente!
 
@V8-Architects©Jeroen-Musch
@V8-Architects©Jeroen-Musch
ImaginUn sistema circolare temporaneo capace di produrre da solo acqua, energia e cibo, ma che una volta dismesso non lascerà traccia di sé: ecco cos’è il Padiglione dei Paesi Bassi per Expo 2020, il biotopo che collega acqua, energia e cibo. L’ innovatore e artista olandese Ap Verheggen e il suo team sono le persone che stanno dietro alla tecnologia SunGlacier, che rende possibile l’impresa water-from-air ossia creare una bottiglia d’acqua utilizzando esclusivamente l’aria.
La tecnologia acqua-aria ad energia solare consentirà di produrre cibo in futuro senza dipendere da piogge, fiumi o altre fonti tradizionali di acqua.
Un sistema climatico temporaneo e circolare in cui l’acqua viene raccolta dall’aria, l’energia è prodotta dal sole e le piante commestibili sono coltivate in loco. Il Padiglione olandese è concepito come una vetrina della sostenibilità che vi offrirà un’esperienza sensoriale unica. Rassicurante!
@Foster+Partners
@Foster+Partners
Alif il padiglione della « mobilità », immaginato dal pluripremiato e mitico studio Foster & Partners, ospita al suo interno il più largo ascensore mai realizzato al mondo. Può’ trasportare fino a 160 passeggeri a viaggio e contribuisce a condividere il messaggio più importante che sta alla base del concept di questa tematica; la proiezione di uno scambio di beni, servizi e idee sempre più rapido e continuo.
Vi sentirete piccoli piccoli al cospetto di figure fotorealistiche alte nove metri che rappresentano un antico navigatore; Ahmad Ibn Majid “Il Leone del Mare”, o i celebre Ibn Battuta, grande viaggiatore del XIV secolo, che scrisse un libro sulle sue avventure, “La Riḥla” (“I viaggi”). Il Padiglione della Mobilità rende omaggio a queste “gigantesche” personalità arabe che hanno contribuito a guidare la mobilità globale attraverso i secoli fino ad arrivare ai giorni nostri.
Se la pandemia ha contribuito a sottolineare quanto le connessioni siano importanti e fondamentali per vivere le relazioni di ogni giorno, così il padiglione della Mobilità definisce e si confronta sugli orizzonti che ci guidano verso il progresso nello spostamento fisico ma anche e soprattutto nello scambio di idee e informazioni, per renderci una comunità globale sempre più connessa. Veicoli in auto-drive, viaggi spaziali, la narrazione da parte degli Emirati Arabi Uniti della missione su Marte e tanto altro, fanno di questo padiglione un vero e proprio salto nel tempo. Futuristico!

E se tutto questo non vi basta, vi consigliamo una pausa rinfrescante al Water Feature per poi ripartire alla conquista dei padiglioni Giappone, Finlandia, Regno Unito, Singapore, Australia e (ovviamente di parte) il Padiglione Italia, disegnato da Carlo Ratti, Italo Rota e Mario Gatto, nato dall’idea di mettere in scena con creatività e innovazione “la bellezza che unisce le persone”.

Viaggiare per molti di noi significa profumo di paesi lontani, tra l’eccesso di Dubai e l’originalità dei vari padiglioni (più di 191 paesi partecipanti), questa fuga vi soddisferà.
Ma, se così’ non fosse, volare da Dubai verso Oman o Zanzibar è facile e comodo, per finire in bellezza tra relax e natura.

Perché sia possibile tutto ciò’, gli emirati devono restare aperti, connessi con il resto del mondo e mantenere il controllo sanitario. Le due compagnie aeree di bandiera, Emirates ed Etihad, offrono un entrata all’Expo 2020 a tutti i loro passeggeri.
Per accedere agli Emirati Arabi Uniti dovrete essere vaccinati e avere un test PCR negativo fatto prima della partenza.
L’Expo si trova a qualche km da Dubai e a circa 45 minuti da Abu Dhabi.
Orari: da sabato a mercoledì: dalle 10.00 a mezzanotte // giovedì e venerdì dalle 10.00 alle 2 del mattino.

Realizzato nell’ottica un’eredità significativa e misurabile a lungo termine, il 31 marzo 2022 il sito dell’Expo diventerà Distretto 2020 : un luogo di riferimento di una comunità mondiale, costruita sull’eredità di Expo 2020.
E visto che siamo in tema natalizio e dovremmo essere tutti più buoni, come il Direttore dell’Expo Bureau, anche noi esprimiamo un desiderio: “ispirare le generazioni future continuando a piantare i semi per creare un futuro migliore”!
Alea jacta est…..

E soprattutto continuate a credere in Babbo Natale!

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