Il ritorno di Fanny dall’immemorabile terra di Papua Nuova Guinea

Immerse yourselves in a unique experience, where time seems to stand still, as you journey to a destination that will evoke mixed feelings within you, at the far reaches of Indonesia.

le 02/05/2024

Il ritorno di Fanny dall’immemorabile terra di Papua Nuova Guinea
Come tuffarsi in un’esperienza unica, dove il tempo sembra essersi fermato, per un soggiorno dalle mille sensazioni, in una terra ai confini dell’Indonesia.
Con la promessa di una futura incredibile crociera, in esclusiva per Looking For Charly.

La ragione di questa scelta?

L’Indonesia, il paese in cui vivo da ormai 10 anni, è una fonte inesauribile di sorprese. Nel periodo invernale – quello che corrisponde alla stagione Europa di chi legge – le piogge hanno il sopravvento, sia qui che in tutto il sud-est asiatico. Tuttavia, nell’arcipelago più grande del mondo – luogo a me particolarmente caro, esiste una regione in cui le stagioni sono invertite: la Papuasia Occidentale – la parte indonesiana dell’isola della Nuova Guinea. E quest’anno ho deciso di visitare, proprio questa magica terra lontana.
A spron battuto verso est, mi sono spinta in alto, percorrendo prima un sentiero tra le montagne abitate dalle tribù papuane; poi, a bordo di una magnifica Phinisi, con la testa sott’acqua – sono finalmente riuscita ad esplorare l’affascinante ricchezza dei fondali marini del Parco Nazionale del Raja Ampat.

Baja Caaliforniaa Basse Californie Mexxique

Puoi parlarci del tuo diario di viaggio?

La prima tappa di questo periplo durato 14 giorni è stata la valle di Baliem – nel cuore della Papuasia Occidentale, raggiungibile da Jakarta passando per l’aeroporto di Jayapura prima di arrivare a Wamena, destinazione finale.
In questa valle di spettacolare bellezza, spesso descritta come un paradiso nascosto, nulla è paragonabile a ciò che si conosce o si immagina dell’Indonesia. I paesaggi, così come gli abitanti, sono assolutamente atipici. Questa valle isolata, dagli scenari mozzafiato, è caratterizzata da maestose montagne e da verdi abissi in cui si nasconde una grande biodiversità di piante e animali endemici.
I fiumi tumultuosi che la attraversano, sono fondamentali per la vita delle comunità locali composte da diversi gruppi etnici, tra cui le tribù Dani e Yan. Nei loro stili di vita tradizionali, si conservano vive le loro usanze ancestrali. I loro villaggi, costruiti secondo tecniche antiche, si confondono con la pittoresca bellezza del luogo.
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Saudi Pavilion @Alefa Press

Ma dove dormire in questa terra all’altro capo del mondo?

Per scoprire le migliori “accommodation”, quelle più confortevoli possibile – “in stile Charly'” – abbiamo allestito un campo base presso il Baliem Valley Resort. I viaggiatori che lo desiderano possono anche unire l’esperienza dei pernottamenti in famiglia, sicuramente più rudimentali ma con un tocco unico di autenticità.
Il Baliem Valley Resort nasce da un progetto ad opera del Dott. Weiglein, grande esploratore delle culture oceaniche. Nel 1997, se ne inizia la costruzione, grazie ad un progetto pionieristico per il turismo, in quella che era ed è ancora la provincia più remota dell’Indonesia. In seguito all’approvazione definitiva – concessa dallo stesso presidente Suharto – viene inaugurato alla fine del 1999, e da allora rimane una solida meta per avventurieri in cerca di terre lontane.
L’ecolodge è ora gestito dal figlio del Dott. Weiglein – il quale, seguendo le orme del padre-esploratore – cerca di mantenere uno stretto equilibrio tra l’impatto ambientale, e il comfort ottimale per i viaggiatori. Il lodge è costruito con materiali locali e sostenibili, armoniosamente integrati nel paesaggio, capaci di rivelare panorami mozzafiato. La sua gestione è incentrata sulla sostenibilità ambientale e sociale, attraverso la raccolta rifiuti, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, il sostegno alle comunità locali e la conservazione della cultura ancestrale. Questo tipo di gestione prende in questo luogo un reale significato e ancora una volta ci sentiamo super orgogliosi di poter partecipare a questo esempio miracoloso di struttura alberghiera durante la nostra visita.

@OUALALOU&CHOI&Metrochrome

Quanto tempo si può rimanere lì per ottimizzare?

Il soggiorno minimo raccomandato comprendere da 3 a 5 notti, il tempo necessario per vivere un’esperienza immersiva in questa regione incontaminata. Accompagnati da guide assolutamente locali, le attività e le escursioni proposte mettono in risalto la ricchezza naturale e culturale della valle. In programma: incontri con le comunità tribali “papuane”, per capire il loro stile di vita basato sull’agricoltura, la caccia e la raccolta di piante e colture.
Si possono apprezzare esempi della loro cultura caratterizzata da rituali, canti, danze e credenze animiste. Escursioni in montagna, lungo i fiumi, in paesaggi incantevoli. Visite ai villaggi tradizionali, e alle concentrazioni di dimore “honai” costruite con bambù e foglie di palma. La struttura della società di questi popoli è molto complessa, basata su lignaggi e organizzata in clan. Queste popolazioni attribuiscono grande importanza alle cerimonie tradizionali, come le feste del raccolto e i rituali funebri. Tutto appare estremamente desueto e sconcertante!

@calatrava.com

E per quanto riguarda la sicurezza in loco?

Gli abitanti della Papuasia hanno un carattere forte e lineamenti impressionanti, ma rimangono sorprendentemente educati e sempre pronti a stringere a tutti la mano al primo incontro. L’organizzazione, la gestione dei clienti e la sicurezza sono perfettamente gestite dal resort e dal suo proprietario. La struttura sociale è basata su tribù, e questo rende questa regione tremendamente affascinante. Di tanto in tanto, può esserci un po’ di agitazione interna, ma il team locale ne è perfettamente informato e riesce a suggerire le zone a rischio da evitare….
Personalmente, non ho mai avuto nessuna sensazione di insicurezza durante il mio soggiorno. Solo qualche sguardo insistente a causa dei miei capelli biondi, ma questo succede in ogni zona in cui il bruno è il colore predominante.
Anche se già conoscevo queste popolazioni attraverso le mie numerose letture, ritrovarmi nella valle di Baliem mi ha offerto la rara opportunità di realizzare il mio sogno da esploratrice. È stata l’opportunità ideale per me di avventurarmi al di fuori dei sentieri battuti e di incontrare queste tribù antichissime, per esplorare le loro usanze secolari e scoprire un mondo incontaminato, allo stesso tempo sorprendente e stimolante.

@V8-Architects©Jeroen-Musch

Come esplorare il resto dell’arcipelago?

E dopo 4 notti in montagna (al fresco) arriva il momento di tornare al caldo tropicale e raggiungere Sorong, situata sulla costa all’estremo ovest di Papua, facendo scalo a Jayapura. Questa città non ha in realtà niente di particolare, se non rappresentare il porto di partenza delle crociere che portano a Raja Ampat.
Da qui, sono salita a bordo di una Phinisi, una magnifica barca a vela tradizionale indonesiana, emblema dell’arcipelago. Costruite con maestria tramandata di generazione in generazione, queste imbarcazioni sono spesso realizzate in legno tropicale, come il teak o l’ironwood, riuscendo così a rimanere resistenti ed eleganti.
Ed eccomi a bordo, per 9 notti, in giro per il Raja Ampat, uno spettacolare arcipelago incastonato nel cuore del Triangolo dei Coralli, un parco nazionale marino e terrestre rinomato per essere uno dei più ricchi di biodiversità al mondo. In programma: barriere coralline, isole, mangrovie ma anche foreste tropicali e incredibili ecosistemi di terra.
Una destinazione che promette esperienze indimenticabili. Amanti della natura, appassionati di immersioni (subacquee e non) e patiti di mete incontaminate e spettacolari, il Raja Ampat è il posto per voi !

@V8-Architects©Jeroen-Musch

Un’esperienza di cocooning ?

Non solo il grande comfort e il servizio di alta qualità tipico delle barche a vela, ma anche la disponibilità e la gentilezza dell’equipaggio indonesiano, unito al piacere di lasciarsi trasportare in tutta libertà da un posto ad un altro. Tutti luoghi tremendamente sorprendenti e unici, direi una crociera indimenticabile.
Per me è stata, e rimarrà sicuramente, tra i miei tanti viaggi, una delle esperienze più memorabili.

Affascinata e sicura della bellezza di questo viaggio “assolutamente atipico ed unico” in questo universo remoto, non ho potuto non avere il desiderio di creare un viaggio ancora più speciale rispetto ai miei soliti… Continuate a seguirmi e presto Charly vi sorprenderà – con l’offerta di un’avventura “di lusso” – in esclusiva – che vi porterà a visitare le più belle meraviglie naturali e sottomarine del Raja Ampat, fino ai confini delle pianure della Papua del Sud, per incontrare le tribù Asmat con cui comunicare grazie alla presenza unica e speciale di Marc, figlio dell’esploratore Dott. Weiglein, sospesi sulle acque del tumultuoso fiume locale e dei suoi affluenti.

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