“Laos, una rivelazione”

la lista si allunga man mano che esploriamo ogni angolo del mondo.

le 06/06/2017

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Ho scoperto una piccola meraviglia, il Laos…

“Questo paese dell’Asia merita una bella fuga. Vi regna una svogliatezza energizzante”Il Mekong, vera e propria colonna vertebrale, ne è in parte responsabile. Lungo le sue sponde, il paesaggio si alterna tra pianure e montagne. Qui e là dei templi, dei villaggi, degli incontri…Mi sono subito innamorata!.

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Per esplorare i luoghi, l’ideale è arrivarci dalla Tailandia.

A Nong Khiaw, mi sono imbarcata su un battello fluviale. In due giorni il viaggio si è trasformato in parentesi. Immaginate un paesaggio formato da montagne carsiche, grotte naturali incontaminate. Ho trascorso la notte al Luang Say Lodge, accessibile solo dal fiume; un luogo semplice, raffinato ed accogliente al contempo.

In seguito il battello è ripartito verso Pak Ou, tanto per scoprire delle grotte in cui si pratica un pellegrinaggio in onore di Buddha.

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La ciliegina sulla torta è la città che lei sola, merita il viaggio

Luang Prabang! Una delle più belle città dell’Asia. Qui ci si deve perdere nelle stradine ed apprezzare lo spettacolo dei bonzi a piedi nudi che indossano la toga, color zafferano e percorrono la piccola città, per il rituale delle offerte.
Quel giorno, ho dormito all’hotel Amantaka. Un piccolo colpo di fulmine dove i letti a baldacchino profumano di fiaba. Ho lasciato i miei bagagli e di corsa sono andata a cenare al Dyed Sabai. Uno splendido posto sperduto in mezzo ad un giardino di bambù dove ho mangiato un ottimo pesce cotto in una foglia di banano.

A proposito di ottimi indirizzi, da non perdere:
– Il Tamarindo che serve un eccellente stick rice ed un latte di cocco, semplicemente incredibile!
– Il ristorante The Belle Rive Boutique Hotel. Il panorama da lì sul Mekong è incantevole!

Dopo tre giorni trascorsi a vagare per le strade di Luang Prabang con il suo mercato che si svolge sia di notte che di giorno, le sue stradine, i suoi templi, le rive del suo fiume e della sua riviera ma anche, dopo essermi avvicinata alla cultura laotiana partecipando ad un corso di cucina….

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MMa il Laos non mi aveva ancora svelato tutti i suoi segreti…

Questa volta sono andata sulla costa del tavoliere del Bolaven in cui i terreni vulcanici sono coperti da piantagioni di caffè. Il mio obiettivo? Vedere le cascate. Spettacolari! Sono semplicemente incredibili, soprattutto Tad Fan, la più alta, con i suoi 120 metri di cascata!

Con gli occhi pieni di tutti questi tesori naturali, sono ripartita. Avevo ancora bisogno di godermi un po’ il Mekong e fare una panoramica delle 4000 isole, distribuite sulle acque di colei che abbiamo battezzato la “Madre delle Acque” ed ammirare da una piccola chiatta, i delfini dell’Irrwaddy, mammiferi di acqua dolce, tanto strani quanto rari.

Pronti per partire?

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Astuce : pour voir d’autres posts sur la même région, cliquez sur le nom du pays en sous-titre de l’article.

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