Dove andare per le vacanze di fine anno?

la lista si allunga man mano che esploriamo ogni angolo del mondo.

le 19/08/2024

Eccoci proprio nel cuor cuore – dell’estate, che inesorabile sta passando lentamente, nella quiete della campagna silenziosa o lungo una costa ove il sole abbagliante si riflette… o magari in ufficio a lavorare – insomma – in ogni dove, fa un gran caldo!
Le ore passano lente ma il momento di gustarsi un buon aperitivo è sempre troppo breve.
Purtroppo, le giornate presto si accorceranno e le temperature scenderanno precipitosamente, molto più veloci di quanto si possa pensare.
Sarà allora il momento di godersi la fine della stagione e prepararsi ai magnifici colori dell’inverno.
Allora, dove si va per le vacanze di fine anno? Ecco qui alcune idee, dato che le disponibilità a livello mondiale sono ancora abbastanza buone…

Nella terra dei Kiwi

Nel cuore profondo dell’Oceania, la Nuova Zelanda si addobba dei migliori ornamenti per i festeggiamenti di fine anno, offrendo ai visitatore le sue coste di natura incontaminata. Le avventure che potrete godervi sotto un luminoso cielo di mezza estate in questa terra, bagnata dal Pacifico, all’altro capo del mondo sono veramente uniche.
Da un lato si aprono spiagge iconiche, distese bianche infinite accarezzate dalle onde. La spiaggia di White Sand Beach, ad esempio, nell’Isola del Nord, dove dovrete assolutamente stendervi sulla sabbia fine che si perde nelle acque cristalline, ove solo pochi potranno condividere la vostra esperienza. O Piha, nota per la sua terra nera e i suoi paesaggi spettacolari, vicina a spiagge di sabbia bianca, meta perfetta per i surfisti.
Golden Bay, sull’Isola del Sud, vicino a Takaka, è famosa per la sua sabbia dorata e i suoi paesaggi spettacolari. Se volete raggiungere parti ancora più isolate, dovrete andare a Wharariki. Circondata da dune di sabbia e formazioni rocciose, questa spiaggia vi offrirà uno spettacolo straordinario.
Dall’alta parte, montagne maestose, con cime biancheggianti di neve perenne, si buttano al fondo di misteriosi fiordi. Nel parco nazionale di Fiordland, cime impressionanti e il celebre Milford Sound offrono ai turisti una miriade di attività, escursioni e scalate.
E da non dimenticare gli imperdibili vulcani attivi Mont Tongariro e Mont Ngauruhoe sull’isola del Nord, circondati da paesaggi aspri e da laghi color smeraldo, immersi in un parco nazionale, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Gli estesi vigneti di Marlborough, rigogliosi di viti, offrono nettari divini che deliziano il palato e invitano alla festa in tutte le stagioni.
Tutti i meravigliosi angoli di questa terra unica, Rotorua e i suoi geyser fumanti, Canterbury e i suoi prati fioriti, intrisi di storia e cultura Maori, lasciano veramente senza fiato.
La stagione migliore per scoprire la Nuova Zelanda dipende molto dagli interessi di ciascuno. Tuttavia, il periodo compreso tra novembre a marzo è favorevole alle attività all’aria aperta poiché le temperature oscillano tra i 20°C e i 30°C, le giornate sono più lunghe e molto soleggiate. La natura è in piena fioritura, è il momento perfetto per osservare la fauna selvatica nel suo habitat naturale.

Échappez-vous en Asie du Sud-Est
 

Fare una scappata nel sud-est asiatico… 

…a rimirare le combinazioni di colori e sapori dei territori tra il Vietnam del Sud e la Cambogia.
Mentre le tranquille acque del fiume Mekong serpeggiano attraverso villaggi galleggianti, le risaie si estendono in un mosaico di verdi dai mille toni vibranti. Molto più di semplici campi; si tratta di simboli di vita, cultura e tradizione. Il Delta è un’immensa ed estremamente fertile pianura attraversata da un fiume che si divide in nove rami, testimonianza di come sia possibile la convivenza tra natura e uomo.
Il modo migliore per apprezzare tutta l’atmosfera di questo luogo è quello di imbarcarsi per una o due notti a bordo di un moderno e comodo battello fluviale. Si naviga verso villaggi su palafitte, lentamente per meglio apprezzare la bellezza circostante e immergersi nella cultura locale. È un’esperienza che risveglia i sensi e nutre l’anima.
Un giro in barca a remi è il modo ideale per addentrarsi nella campagna mentre si attraversano i canaletti tortuosi dai riflessi mutevoli. Tante sono le interazioni possibili con gli abitanti, i contadini e i produttori di artigianato locale. Fermatevi nelle case degli abitanti autoctoni per un tè o per partecipare a un corso di cucina.
Intorno a Can Tho, barche colorate si intrecciano tra i fiori di loto. I mercatini super popolati, pieni di incredibili frutti e coloratissima verdura tropicale, sono una visione reale della cultura vietnamita.
Ho Chi Minh City, super popolata e frenetica, offre il contrasto beffardo tra gli sgargianti grattacieli e i resti di antiche pagode. I monopattini sfrecciano rumorosi, mentre nei vicoli bancarelle straripanti di street food, fanno la gioia dei buongustai.
Poi, varcato il confine, la Cambogia si rivela in tutto il suo splendore. I templi di Angkor, guardiani di epoche passate, si stagliano dal fogliame, le loro pietre millenarie raccontano storie di re e di dei. L’alba su Angkor Wat è un momento sospeso nel tempo, immerso in una perfetta architettura monumentale.
E non scordatevi dei santuari dimenticati di Angkor. Attraverso la vegetazione, oltre i massi di arenaria, si apprezzano le meraviglie spesso nascoste dagli alberi di fico, meta permessa a pochi viaggiatori.
Uno dei momenti più caratteristici del viaggio è la visita al lago Tonle Sap, esempio unico di fenomeno idrologico. Lo scioglimento delle nevi e il deflusso dei monsoni rendono il livello del Mekong molto abbondante. Invece di buttarsi nel lago, il fiume cambia direzione e sommerge il Kompong Phluk. Diventa quindi – per una parte dell’anno – il più grande lago d’acqua dolce dell’Asia. Il livello dell’acqua permette alle crociere di svolgersi tranquillamente e permette inoltre ai turisti di visitare i villaggi galleggianti.
Nella capitale, Phnom Penh, il passato e il futuro si intrecciano. Il Palazzo Reale risplende al tiepido sole, mentre le lanterne si accendono al calare della notte. I mercati vivaci e variegati invitano a gustare piatti tipici e ad immergersi nell’artigianato locale.
Tra fiumi e risaie, colori e sapori, il Vietnam del Sud e la Cambogia formano un’accoppiata vincente. Il popolo cambogiano è vibrante e resiliente! Una forte energia positiva pervade le città e le campagne, attraverso sorrisi e spontaneità.
La stagione migliore per visitare il sud del Vietnam e la Cambogia è la stagione secca, che va da novembre ad aprile. Il clima è piacevole, più fresco e meno umido. Meno pioggia rende più facile spostarsi e visitare. Le spiagge e le isole del Vietnam meridionale, come Phú Quốc e Con Đảo, sono particolarmente attraenti con acque limpide perfette per le immersioni.

kerala

Immersioni nel Kerala

Gioiello del sud dell’India, tra spiagge a perdita d’occhio, canali tranquilli e montagne verdi, questa regione è capace di offrire un cambio di scenario nel cuore di terre dalla ricca cultura e di magnifici panorami.

Tra le tappe obbligate: Cochin, dove la pesca è una delle attività principali con le sue emblematiche reti sospese di origine cinese, come sfondo. Certamente piuttosto turistica, questo ex centro di commercio sulla costa del Malabar, inglese, olandese e poi tedesca, è ricca di storie e di sorprese.
Passeggiando per le strade acciottolate di Fort Cochin, il tempo sembra essersi fermato. Le vecchie case coloniali, vestite di tonalità pastello, sussurrano le storie di epoche passate in cui portoghesi, olandesi e inglesi tentavano ognuno a proprio modo, di lasciare il segno. Antiche chiese, sinagoghe e templi si ergono armoniosamente fianco a fianco, riflettendo la coesistenza di credenze e culture.

Munnar, magnifico paradiso montano, tra nuvole e valli, è un inno alla natura, dove le colline sono adornate da un manto infinito di piantagioni di tè. Le cascate, che sfrecciano lungo i pendii con fervore selvaggio, invitano alla freschezza e alla contemplazione.

Thekkady si staglia in un orizzonte infinito sulle colline e sulle piantagioni di tè, caffè e spezie. I luoghi rivelano fitte foreste pluviali e un’abbondante diversità di farfalle con ali adornate da motivi unici, così come piccole città arroccate senza un ordine preciso.
Il Parco Nazionale di Periyar, un’oasi di biodiversità, si estende intorno a laghi tranquilli, delimitati da colline. In navigazione, attraverso le sue acque serene, ecco le maestose sagome degli elefanti che si dissetano, riempiendo questo quadro poetico di variopinta fauna selvatica.
Per cambiare d’atmosfera, si dovrà arrivare ad Alleppey e salire a bordo di una casa galleggiante privatizzata. Queste vecchie barche per il trasporto del riso con tetti in foglie di cocco dispongono di 2 o 3 camere. Navigazione sulle “Backwaters” in un ambiente naturale: una rete di laghi, canali, estuari e delta che sfociano nell’Oceano Indiano. L’ecosistema è ricco di una particolare fauna e flora che vive grazie all’incontro dell’acqua dolce dei fiumi con l’acqua salata dell’oceano.
E giù attraverso la campagna tropicale, per scoprire, comodamente seduti in auto, la vita locale, le risaie color smeraldo e i villaggi tradizionali.

La stagione migliore per visitare il Kerala va da novembre a marzo. Il clima è mite (tra i 20°C e i 32°C) e la stagione è secca con poche piogge. Questo periodo è segnato anche da diverse importanti feste culturali e religiose. L’abbondante flora e fauna si apre agli occhi dei locali e dei turisti in maniera smisurata. Le spiagge sono particolarmente piacevoli con acque limpide e onde leggere e moderate. E soprattutto, il clima è caratterizzato da un basso tasso di umidità, che rende ogni attività turistica ed esplorativa molto piacevole.

@calatrava.com
Il sultanato: wadi, spiagge e deserto

Sultanato ultrapotente dello stato arabo già dalla prima metà del XIX secolo e indipendente nel XX, questo paese, considerato secondo il poeta Ahmed bin Majid al-Najdi, un luogo ove “è possibile trovare l’oro e vivere meraviglie, che sarebbe impensabile vivere altrove” deve essere interpretato, capito e apprezzato.

I suoi abitanti, rinomati per la loro tradizionale ospitalità, accolgono con grande gioia e calore i turisti che decidono di visitare la loro terra.
Qui si intrecciano l’atmosfera africana e quella indiana, con montagne circondate da sabbia e acqua, lussureggianti uadi, ripide djebel e dune color ocra.
Alla scoperta del Sultanato, passeggiando per Muscat, la capitale. Qui non ci sono grattacieli ma palazzi bianchi, giardini, un sontuoso teatro dell’opera, un mercato del pesce e un porto dove navigano ancora alcuni vecchi dhow tutti realizzati in legno di teak.
Si raggiunge presto il deserto di Wahiba Sands, 15.000 km2 di dune di eccezionale bellezza. Alcuni nomadi vivono ancora in queste terre aride e inospitali dove la loro attività principale è l’allevamento di cammelli.
Poi, alla scoperta di Nizwa e del suo forte costruito nel XVII secolo, una perfetta rappresentazione dell’architettura del suo tempo.

E alla volta delle montagne di Jebel Shams, “La Montagna del Sole”, il punto più alto della catena degli Hajar, ubicata a 3.000 m. mentre si cammina verso la sua vetta che domina il Grand Canyon, si scoprono dei piccoli villaggi nel mezzo di un paesaggio arido e lunare. Una vista incredibile, sovrastata da una cima maestosa, soprattutto al tramonto.

E ancora in viaggio, si arriva prima alle rovine di Birkat Al Mouz – la “piscina di banane” – un villaggio che prende il nome dalle vaste piantagioni che caratterizzano la zona. Gli edifici sono rimasti per lo più quasi intatti e ci offrono uno sguardo al passato. In questi luoghi si incontrano panorami caratterizzati dall’antico sistema di irrigazione Aflaj, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Il cammino si svolge lungo il fianco sinuoso della montagna fino a Jebel Akhdar a un’altitudine di 2000 m. La vegetazione lussureggiante e il clima fresco caratteristico dei sentieri su cui camminerete, testimonia il nome di gemma verde delle catene montuose di Al Hajjar.
Lungo il percorso, sarà possibile incontrare villaggi che si affacciano su uno spettacolare paesaggio di cime, gole e uadi.

Da non perdere all’estremità della penisola di Musandam, raggiungibile in barca dal porto di Dibba, un paradiso assolutamente improbabile. In un eccezionale paesaggio lunare, ove le montagne Hajar sfociano nella baia cristallina di Zighy, il Six Senses Hotel, noto per la sua architettura e il concetto di hotel sostenibile, offre una privacy assoluta. Ogni camera è un bozzolo semplicemente bellissimo, con rocce spettacolari da un lato e una spiaggia dell’Oceano Indiano dall’altro. Sport e benessere assumono qui una nuova dimensione, combinando avventura e trattamenti riequilibranti, il tutto all’interno di programmi benessere su misura.

L’Oman, ricco di una storia degna di un racconto delle Mille e una notte, è oggi tra le mete più belle da esplorare in “inverno”.  

Au pays des aurores boréales.
Nel paese dell’aurora boreale
 

Immaginatevi nel cuore dell’estremo nord, circondati da una distesa di laghi ghiacciati a perdita d’occhio e da immense foreste di abeti innevati… Una regione selvaggia dove renne e alci vivono in libertà. Molto vicini al Circolo Polare Artico, in Lapponia.

Tra le attività di punta, un’uscita in slitta trainata da cani, un modo fantastico per diventare un tutt’uno con la natura. Per lasciarsi trasportare attraverso splendidi paesaggi incontaminati, in compagnia di guide esperte. Durante le poche ore di luce del giorno sono possibili incontri fortuiti con branchi di renne lungo il cammino. Il buio di questa stagione permetterà di rimirare l’aurora boreale e vederla danzare ipnoticamente nel cielo stellato e non inquinato di questa regione.
Perché non mettersi alla prova con la pesca! Insieme ad un esperto, sarà possibile fare un buco nel ghiaccio e provare una delle attività più popolari della Scandinavia.

Per un’esperienza culturale fuori dal comune, eccoci in una fattoria Sami. Prima per incontrane i proprietari, poi per far conoscenza con le renne e assaggiare le delizie culinarie in un tradizionale teepee. Seduti su pelli di animali intorno a un fuoco scoppiettante, si ascolteranno canzoni e storie di questo popolo indigeno della Svezia.
Ciaspole ai piedi, con la neve scricchiolante ad ogni passo, soli nel bel mezzo di questo scenario fantasmagorico. Gli alberi si piegano sotto il peso della neve assumendo forme di ogni tipo. Oltre una collina, ecco un Kota a darci il benvenuto. Questo tipico chiosco bar propone una bevanda calda intorno ad un fuoco, intenti a rimirare un panorama immacolato.
Da dicembre a marzo, è il periodo perfetto per immergersi nella magia nordica, immaginabile solo dalla fantasia, alla scoperta di paesaggi incantevoli e attività straordinarie. Il periodo migliore per apprezzare l’aurora boreale è durante la notte polare, da settembre a marzo.

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