Born to be Wild
Se quest’estate l’Africa australe era tra le vostre mete desiderate, perfetto, perché i mesi estivi sono i migliori per viaggiare in queste zone. Al di fuori della stagione delle piogge, è infatti più facile vedere i piccoli che si riuniscono intorno alle poche e rare sorgenti d’acqua. L’immagine, anche se stereotipata, non è già un’esperienza unica in sé e per sé e uno dei momenti più importanti di un safari? Detto questo, esistono anche altri periodi altrettanto favorevoli, soprattutto per osservare i cuccioli immersi nella natura delle regioni sub-sahariane.
Sua Maestà il Leone
Un’esperienza unica è quella di cuccioli di leone che litigano, giocano tra loro e vengono coccolati da tante ziette premurose. E anche, all’ora dei pasti, è possibile vedere scene in cui i piccoli imparano ad uccidere la propria preda per mangiare, sia che si tratti di una piccola gazzella o di un cucciolo di dik dik: una lezione che può durare un anno, periodo in cui il cucciolo di leone non ha necessità di procurarsi il cibo da solo. L’animale più ambito del continente vive circondato dalla sua famiglia, che a volte conta fino a quindici membri. Due o tre fratelli e una decina di femmine più relativa prole.
Come in una vera e propria comunità, le leonesse danno alla luce i propri piccoli più o meno nello stesso periodo, e si prendono cura anche dei cuccioli dei famigliari. Una cucciolata può arrivare fino a sei cuccioli, ma la loro sopravvivenza è compromessa dalle sfide continue che questi devono affrontare, tipo la mancanza di cibo o la presenza in abbondanza di predatori.
Solo i più svelti ed i più svegli riusciranno a sopravvivere.
Il comportamento estroverso dei leoni, facile da osservare ad esempio quando i maschi si strofinano tra loro e quando le femmine si fanno la toilette, è unico tra i grandi felini. Gli studi dimostrano come questi gesti permettano di mantenere forti legami sociali. Quando non
riposano, i maschi lavorano per difendere il territorio, pattugliandolo, marchiandolo con i loro odori ed emettendo temibili ruggiti per comunicare con i propri simili. Potrete facilmente avvertirne le vibrazioni, data l’intensità del fenomeno! Ed è proprio nel Serengeti che ne vedrete di più, visto che, nel secondo parco nazionale africano della Tanzania, potrete trovare addirittura un leone per chilometro quadrato. Per quanto riguarda il periodo di gestazione delle leonesse, questo si aggira intorno ai 110 giorni, rimanendo quindi uno tra i più brevi per questi tipi di animali.
La maggior parte delle nascite coincide con la stagione delle piogge, detto questo, dato che la
riproduzione avviene durante tutto l’anno, si potranno vedere piccoli qualsiasi sia la data del vostro viaggio.
Tutto forza e saggezza.
Che sia la prima o la cinquantunesima volta che ci si trova faccia a faccia con un elefante, si rimane impressionati comunque. Sia quando l’animale di oltre due metri vi passa accanto, sia quando un intero gruppo vi sfila non lontano.
E tutti zitti e col fiato sospeso quando si vede una mandria correre intorno alla propria automobile. Agli occhi della fauna selvatica, i veicoli 4×4 sono come grandi rocce o alberi, messi lì, come ostacoli da evitare. Questa specie vive in ampi gruppi multigenerazionali, costituiti prevalentemente da femmine, capeggiati dalla più anziana. Ciascun membro offre le proprie cure ai piccoli, durante i loro primi cinque anni di vita. La vita in comunità, basata sull’aiuto reciproco e su molto amore condiviso, in questa specie è di grande importanza. Molto spesso, le altre femmine del gruppo si mobilitano per aiutare le madri a garantire la protezione dei più piccoli.
Con un po’ di fortuna, vedrete con i vostri occhi molti cuccioli, alcuni all’ombra della propria madre, altri intenti a strappare dalla bocca dei più grandi pezzi di corteccia degli alberi. Nonostante le dimensioni enormi delle loro proboscidi, questi animali imponenti riescono comunque a scambiarsi segni di affetto. Ma il momento più divertente è senza dubbio quello del bagno. I pachidermi approfittano delle zone umide per rotolarsi e ricoprirsi di fango e proteggersi dal calore e dal sole, lasciando parti di pelle bagnata per meglio idratarsi. Durante la stagione secca, usano le zanne per scavare il letto dei fiumi aridi, creando pozze d’acqua ove altri animali possono dissetarsi.
Questi mammiferi terrestri partoriscono in qualsiasi periodo dell’anno, dopo una gestazione di 22 mesi, la più lunga al mondo! Dai 12 anni in poi, i maschi lasciano il clan e iniziano una vita soli nella giungla o nella savana.
Una delle creature più grandi del mondo !
Il rinoceronte prende il nome da una delle sue caratteristiche fisiche. Dal greco rinos, “naso” & ceros, “corno”. Le femmine partoriscono ogni due o quattro anni e fanno un piccolo alla volta. Ciò consente loro di essere molto vigili e protettive, aumentando il numero di animali che sopravvivono alla gestazione. La maggior minaccia verso questa specie è sicuramente il bracconaggio che crea purtroppo molti piccoli orfani. La credenza comune – mai
scientificamente dimostrata – è che all’interno del corno ci sia un prodotto ad effetto “miracoloso”. Il corno – infatti – è di cheratina, e una volta rotto può anche ricrescere. Le femmine lo usano per proteggere i piccoli da predatori quali leoni, coccodrilli e leopardi. I giovani rinoceronti a volte rimangono con le loro madri fino all'arrivo di un fratellino, quando a due o tre anni, praticamente già adulti, sono pronti a vivere da soli. I piccoli dei rinoceronti neri seguono sempre la madre, mentre quelli bianchi solitamente la precedono.
Le femmine di rinoceronte nero hanno zone che condividono con piacere e non sono così solitarie come si pensa, a differenza dei maschi. Nelle ore più calde potrete trovarle sdraiate all’ombra o immerse nelle pozze di fango, che loro adorano.
Facile vedere, uccelli appollaiati sulla testa dei rinoceronti, le bufaghe, intenti a mangiare zecche e altri fastidiosi parassiti. Inoltre, in swahili il termine usato per indicare questo utile uccellino è askari wa kifaru: "il guardiano del rinoceronte". I ricercatori hanno scoperto che il suo grido avverte, tra le altre cose, l’arrivo minaccioso dei bracconieri!
Qualche cifra da sapere: un animale maschio può pesare fino a 2.500 chili, mentre una femmina non supera di solito i 1.400 chili, e può misurare fino a 4 metri di lunghezza. Il periodo di gestazione dura dai 15 ai 16 mesi.
I numeri che più colpiscono: la gestazione dell'ippopotamo può arrivare fino a 250 giorni, quella della zebra fino a 390, e quella della giraffa fino a 450!
Dall’alto è tutto più bello!
Scoprire la bellezza del Masai Mara a bordo di una mongolfiera. All’alba trasportati dal vento, si passa dalle cime degli alberi di acacia più in alto fino a vedere la linea dell’orizzonte. La prospettiva è unica e permette di vedere con un semplice sguardo tutta la fauna presente tra enormi pianure, fiumi scintillanti e verdi cespugli. Guardare l’alba che illumina queste terre infinite piene zeppe di creature meravigliose. Guardare le giraffe golose di fogliame, le gazzelle che spiccano salti attraversando le distese o divertirsi a cercare ippopotami mimetizzati nell’acqua. Assistere ai rituali di tutte queste specie nel loro habitat naturale permette di comprendere meglio i problemi di conservazione di questo fragile ecosistema.
Nel Serengeti tanti cuccioli nascono in estate. Ottobre e novembre sono quindi mesi ideali per visitare il parco se si vogliono vedere leoncini che giocano tra loro, spettinati puledri di zebra o impala incollati alle proprie mamme. Un’esperienza ancora più reale di quanto si possa immaginare… il respiro affannoso dei bufali, il frastuono degli zoccoli degli gnu, sempre in sicurezza seduti di fianco alla guida, soli, a bordo di un’automobile aperta da cui si vede tutto.