Quando l’eco primaverile porta con sé un dolce ritmo di rinascita, il mondo si risveglia in una sinfonia di colori e di allegria. Ogni anno, la rinascita della natura viene testimoniata da tradizioni uniche e diverse, capaci di catturare l’essenza stessa di questa meravigliosa stagione. Dalle cerimonie millenarie alle celebrazioni moderne, ecco un viaggio attraverso gli usi e i costumi pieni di vita che si incontrano guardando l’orizzonte.
Pronti a godervi le differenti esperienze culturali che ogni celebrazione racchiude in sé, come frammenti unici di un caleidoscopio di risonanza mondiale.
Un giro sulla Via della Seta
Il Nowruz, che si celebra al momento dell’equinozio di primavera, è una ricorrenza ancestrale che festeggia il rinnovamento della natura, la cui data varia in base al calendario lunare. Proibita durante il periodo di influenza sovietico, il significato di tale celebrazione è “il nuovo giorno”, in altre parole, il primo giorno di primavera.
Nei Balcani, in Asia centrale e in Medio Oriente questa festa celebra l’inizio del nuovo anno.
È il momento ideale per rafforzare i legami tra le popolazioni, mettendo in luce le tradizioni orientali e occidentali basate sulla condivisione dei valori umani. Gli usi e i costumi di questa celebrazione si concentrano sulla volontà di perdonare anche i peggiori nemici, di evitare i litigi, di aiutare i più deboli e bisognosi. Questi comportamenti permetteranno l’ingresso della fortuna nelle case di coloro che mettono in pratica questi saggi insegnamenti!
Per questa occasione, le strade vengono addobbate di fiori, si organizzano feste popolari e si cucinano i sette piatti tipici locali. È anche l’occasione per assistere a giochi sportivi come il bouzkashi, uno sport equestre molto importante nella cultura dell’Asia centrale.
Dal 2009 il Nowruz è annoverato tra i beni immateriali del Patrimonio Culturale dell’UNESCO.
e delle spezie……
Il Festival della Seta e delle Spezie è uno dei più antichi dell’Uzbekistan. Si tiene tradizionalmente a Bukhara tra fine maggio e inizio giugno. L’obiettivo principale non è solo quello di tener vivo il patrimonio culturale della Grande Via della Seta, ma anche di dimostrare la ricchezza delle tradizioni artigianali locali.
Soprattutto si portano alla ribalta doti artistiche e artigianali uniche e speciali come il ricamo, l’intaglio del legno, l’arte di fabbricazione dei tappeti e di tessitura della seta. I venditori di spezie arrivano in massa da tutto il paese per presentare la loro produzione.
I viaggiatori si ritrovano in una vera e propria favola tipica orientale che li trasporta in una gioiosa processione con abiti tradizionali seguita da incredibili esibizioni di ballerini e acrobati. Per tutta la durata dell’evento, una musica soave che culla l’arrivo della primavera, fa da sfondo a mosaici meravigliosi, minareti unici e sontuosi monumenti storici.
Un grande concerto folkloristico uzbeko segna la fine dei festeggiamenti.a
La magica Festa delle Lanterne
Nella Corea del Sud, quando l’inverno lascia spazio a temperature più miti, ci si trova dinnanzi ad uno spettacolo floreale unico. In primavera, Seoul, si riempie di vita grazie al “Yeon Deung Hoe” – la Festa delle Lanterne di Loto.
Il periodo è famoso per la presenza di innumerevoli magnifiche lanterne che illuminano le strade, creando un’atmosfera magica e spirituale. In città si svolgono sfilate con lanterne di tutte le forme e dimensioni. I partecipanti indossano non solo costumi tradizionali, gli “hanboks” ma anche abiti moderni, simboleggiando l’unione armoniosa di passato e presente.
Le danze e i canti celebrano la vita e gli insegnamenti di Buddha, la cui nascita è celebrata dall’intera comunità. La parata simboleggia la luce della saggezza e la sua vittoria sulle tenebre. Ogni bagliore rappresenta anche auguri di pace e felicità per l’universo. Al calar della notte, migliaia di lucine brillano lungo le rive, dipingendo una tela intrisa di magia che fa eco allo splendore delle stelle.
È il momento perfetto per vedere risorgere la natura ed ammirare la città trasformata in un quadro vivente di colori vivaci e fragranze ipnotizzanti.
Le strade si risvegliano grazie ai vividi colori dei boccioli di ciliegio. Parchi e giardini diventano scenari bucolici dove fioriscono tulipani, narcisi e azalee.
In cima a una collina del Parco Haneul, una vista superba di Seoul mostra dall’alto zone di differenti colori, testimonianze della rinascita della stagione primaverile.
Un tuffo nel fervore delle festività
Le celebrazioni religiose in Bhutan rappresentano un momento importante del calendario locale. Paro Tshechu è una delle più conosciute – il suo significato è “decimo giorno” – e indica un momento specifico di un mese dell’almanacco lunare bhutanese. Per cinque giorni, le festività si susseguono nel cuore del monastero. Molto più di una semplice commemorazione, ogni festa è il connubio inebriante di tradizione e spiritualità, dualismo da cui questa terra prende forma.
I colori abbaglianti delle sete e dei ricami scintillanti, le maschere raffinate con volti di miti si uniscono in pura poesia a danze ammalianti. Ogni gesto, ogni movimento segue preciso il ritmo di tamburi e flauti, rendendo omaggio al Guru Rinpoche che ha permesso al buddismo di affermarsi nell’ottavo secolo.
Canti sacri – che scacciano gli spiriti maligni – riecheggiano nel cuore delle maestose montagne dell’Himalaya. Le offerte ricche di colori e di inebrianti profumi riempiono l’aria di fragranze divine, e creano un legame di unione tra i locali e la loro divinità protettrice. L’invito ad un viaggio spirituale e culturale, un incanto a cui pochi fortunati potranno partecipare tra fine febbraio e metà marzo. Questo evento incredibilmente affascinante si svolge al Monastero di Paro Taktsang – il Nido della Tigre – e coinvolge tutta la valle circostante, caratterizzata da una bellezza magica.
Pronti a godervi le differenti esperienze culturali che ogni celebrazione racchiude in sé, come frammenti unici di un caleidoscopio di risonanza mondiale.